PESCARA – “A nome della comunità del Partito Democratico abruzzese esprimo cordoglio e vicinanza ai cari e ai familiari per la perdita di Giovanni Di Fonzo. Deputato e amministratore locale, per tanti anni un riferimento competente per le più innovative politiche di sviluppo del territorio. Una vita spesa per gli altri”. Lo dichiara Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.

PESCARA – “La scomparsa di Giovanni Di Fonzo è una perdita per il nostro territorio e per moltissimi di noi che lo hanno avuto come riferimento per la politica e per la sua intelligenza a servizio della comunità. Con lui ho condiviso gli anni della mia prima esperienza di consigliere provinciale, per tanti giovani è stato un maestro, un riferimento, un vero e proprio compagno di viaggio”, è il commento del capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci. “Variegata e sempre proiettata in avanti la sua esperienza: è stato un amministratore alla Provincia di Chieti, rappresentante in Parlamento, un indubbio protagonista del nostro territorio. Lui è stato anche l’artefice di grandi innovazioni e modelli di sviluppo in un periodo in cui c’era bisogno di cambiare registro per far crescere la nostra realtà: dal patto Sangro Aventino, uno dei primi ad essere mai siglati in Italia, onorato anche dalla visita del presidente Ciampi nella sua sede, all’impegno per lo sviluppo dell’automotive, con il sogno che purtroppo non si è realizzato del campus a tema. Lasciato il ruolo attivo nella politica è comunque rimasto motore del progresso e dell’innovazione come presidente dell’Associazione RATI (Rete di Abruzzesi per il Talento e l’Innovazione), per accorciare le distanze con un futuro di cui ha saputo essere un intelligente anticipatore”.

CHIETI – “Giovanni Di Fonzo è stato un autentico riformista. Un appassionato di giovani e di futuro, di scuola e di formazione. È stato iniziatore di iniziative. Ha acceso i riflettori, cercava di anticipare l’evoluzione futura. A lui si deve la premura costante per la Val di Sangro e per il suo sviluppo industriale. A lui si deve la cura della ricerca e dell’innovazione con la Notte dei Ricercatori, a lui si deve l’insegnamento di come si studiano i dossier. Lui, da parlamentare abruzzese, insieme all’allora Ministro Ciampi furono i padri dei patti territoriali, che hanno fatto scuola in Italia. Chi per primo pensò alla pista ciclopedonale della costa dei trabocchi fu lui da assessore provinciale di Chieti con la Giunta Coletti. Lui la immaginò prima di tutti e degli altri. Se oggi esiste è per la sua prefigurazione. Tutto è partito da lì. Ho avuto l’onore di essere consigliere provinciale in quella esperienza e di lavorare con lui. Nel mio mandato di parlamentare mi sollecitava e consigliava iniziative. L’Abruzzo perde un appassionato di territorio e di politica, un realizzatore”. Cosi in una nota il ricordo di Camillo D’Alessandro, coordinatore regionale di Italia Viva.