Mi dicono che in Abruzzo ci sono 30mila “furbetti” del vaccino (10%). Tutti in fila. Nome per nome. Tutti scritti. Stiamo combattendo una guerra, dove ci sono morti. Per questo ritengo necessario che un controllo chiarificatore sia necessario davanti a questa tragedia. Una cosa è certa: in Abruzzo la magistratura – ingrata se pur vaccinata – ha aperto un fascicolo e la polizia giudiziaria sta conducendo indagini sui “furbetti” del vaccino.
Ma non di sola responsabilità penale vive l’uomo! Oltre al penalmente rilevante, esiste il moralmente ripugnante, esiste il politicamente inopportuno, esiste il socialmente pericoloso.
Ed esistono tanti modi attraverso i quali si violano le leggi e si offende la dignità degli uomini. Approfittando in modo indegno del proprio ruolo di comando. Che per fortuna è sempre temporaneo. Uno dei modi più indegni, più vili, per offendere chi è nel bisogno, chi ha paura, chi teme per i propri cari, chi cerca di sapere, chi è in ansia, chi rischia, chi è nel dolore, è nel non rispondere mai. Non avere un minimo di rispetto umano per chi attende. Magari attende da 100 giorni, ogni giorno, senza diritti, senza dignità. Come un invisibile.
Penso che questo sia imperdonabile.
Figlio dei politicanti della supercazzola.
Prima Giuseppi. Da due mesi super Mario, con il suo personalissimo gruppo di “migliori”, ci dimostra la sua maestria nell’arte della supercazzola.
Oggi sono da aggiungersi i locali emulatori sparapalloni. Una banda numerosa di Sindaci leccaculo, di portaborse inutili, di noti servi voltagabbane, buoni solo a lodare il proprio padrone. Di volta in volta diverso, secondo la convenienza del momento.
Da due mesi non è cambiato nulla. Anzi no, sono aumentate le tariffe, gas, luce, acqua, ulteriore mazzata per le famiglie italiane già in conclamata crisi economica. Non è stato creato un posto di lavoro, non è stata aperta una attività, anzi se ne sono chiuse 57 mila. Ma Mario con la sua supercazzola prematurata continua a sogghignare fregandosene del dolore della gente che scende in piazza per gridare la propria rabbia.
Da due mesi continua la manovra, solita, dei soliti noti del mainstream che raccontano una realtà artefatta, per lodare i loro padroni con le loro supercazzole quotidianamente inventate. Per mistificare le manifestazioni di ristoratori che sono alla frutta e partite IVA che sono oltre il caffè. Migliaia di padri e madri di famiglia che conosciamo, che sono allo stremo, che non riescono più a sperare ti tirare su le loro serrande.
Giuseppi prima, “il migliore” oggi, promettono fantamiliardi a 60 milioni di italiani impauriti e reclusi. Aiuti, ristori, sostegni. Miliardi e vaccini come se non ci fosse un domani. Ma sono solo palloni.
Da due mesi con la sua supercazzola con scappellamento si affaccia e, deciso, promette “Un mese fa ho vi ho promesso che avrei spezzato le reni al Covid. Con la stessa certezza totale, assoluta, ripeto assoluta, vi dico che spezzeremo le reni al virus in due settimane. La guerra è appena cominciata!”
Come se fosse antani attendevamo 1 milione di vaccini al giorno. Era una certezza incrollabile. Assoluta. Non oggi ma domani.
Con tarapia tapioco contavamo nei 500mila vaccini al giorno “entro Pasqua”. Coinvolgeremo medici di base “entro Pasqua”, dentisti “entro Pasqua”, farmacisti, infermieri, pensionati e prostitute “entro Pasqua”.
Sembrava fatta per i 200 mila vaccini. “entro Pasqua”. Di giorno e pure di notte. “Entro Pasqua”. Nei teatri, auditorium, stadi, piazze, al bar, nei bagni, ovunque. “Entro Pasqua” dicevano gli sparapalloni.
La verità è che la campagna vaccinale che si pratica nelle nostre contrade è ingiusta, arbitraria, incerta come una sciarada .
La verità (secondo i super fans di Draghi de “La Repubblica”) è che nei giorni di Pasqua sono andate perse circa 300 mila somministrazioni. Il ritardo sul piano previsto è di 2 milioni e mezzo di immunizzati. Al 3 aprile le somministrazioni previste erano 13milioni e 600mila. Al 5 di aprile sono invece 11milioni e 215mila. Per Pasqua c’erano i fotografi, tanti fotografi, nessuno aggratis. Ma c’era anche la supercazzola. “Benedetto” Figliuolo prevedeva tra le 300mila e le 500mila dosi. Ne sono state fatte 78mila. Addio estate!
Intanto facciamo una media di 131mila e 700 vaccini al giorno. Altro che palle. Nel frattempo appena il 25 per cento degli over 80 – la fascia d’età più a rischio – ha ricevuto entrambe le dosi di vaccino.
La verità è che l’annunciata accelerazione non arriverà neanche ad aprile.
Ma lor signori continuano con le loro supercazzole e gli sparapalloni locali seguono a ruota.