TERAMO –  L’onorevole del PD Luciano D’Alfonso arrivato alla Asl di Teramo per un comizio con la carriola “Giustinella” è stato contestato da alcuni cittadini e simpatizzanti politici avversi. D’Alfonso non si è scomposto e ha iniziato il comizio: “Mi attendo che le Asl recuperino la loro condotta. Mi auguro che le Asl non debbano più sottoporsi a pressioni elettorali. Mi auguro che il direttore generale di questa Asl generi una condotta di rispetto. Ho scritto una lettera“, ha detto D’Alfonso mentre veniva contestato da taluni in un vicino esercizio commerciale alla sede della Asl di circonvallazione Ragusa. “No alle strumentalizzazioni a servizio dei candidati elettorali. L’attuale direttore generale della Asl lo è stato anche sotto il mio mandato. Le Asl non possono essere considerate dei bancomat elettorali o caschi blu. Io condivido il fatto che la Asl abbia una distinzione tra persona fisica, giuridica e politica, perché i dipendenti delle Asl sono stati costretti ad essere invitati ad appuntamenti elettorali. Noi vogliamo la liberazione dalla pretese della politica” – ha detto D’Alfonso nel suo intervento -.  Le Asl sono altra questione rispetto alla competizione elettorale. Capisco il tentativo di organizzare la prevalenza sonora, ma è un tentativo senza originalità. Vorrei dire al centrodestra che con quel suono non impediscono la verità e la verità è che le Asl in Abruzzo sono state considerate dei materassi per rimediare a questioni elettorali“, ha detto rivolgendosi ai contestatori.

D’Alfonso ha poi chiesto ed ottenuto un appuntamento post elettorale, precisamente per il 12 marzo a partire dalle ore 10:00 e successivamente, dal direttore generale Maurizio Di Giosia. Questo ha dichiarato il deputato Dem che nel frattempo ha portato la piena solidarietà alla giornalista di Cityrumors Anja Cantagalli che, nel tentativo di filmare i contestatori, è stata bloccata. Un episodio, nel giorno della festa della donna, davvero poco edificante. D’Alfonso si è scusato con la stessa giornalista, sentendosi parte in causa di quanto accaduto. “La loro contestazione era viziata e hanno sbagliato bersaglio, volevano colpire me – ha detto D’Alfonso -. Contestatori sfaccendati“, ha detto poi stringendo la mano alla giornalista in segno di solidarietà.

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