In alto troviamo le donne, l’altra faccia della Montagna, con la loro capacità, curiosità e sensibilità. Vivono l’empatia, si muovono con competenza e determinazione. Sono in tante a condividere la passione per la Montagna. Le osserviamo ammirate.
Nella sociètà, addensata sul maschilismo, le donne sanno cogliere la contemporaneità e a queste ci si affida. Molte – forse troppe, sono ancora compresse negli schemi e non riescono a fare squadra, a volte non si intendono..


Giovani e donne sanno di innovazione.
Guardateli! Sono futuro ed emozione, aggiungono sensibilità e capacità nel cogliere le differenze, i particolarismi di luoghi e persone, ci aiutano ad andare oltre marginalità e precarietà.


Fragilità sospesa
Tra emergenza sanitaria e crisi climatica da affrontare, le donne possono meglio rivendicare il senso della fragilità, della resistenza e dell’adattamento. Diventano determinanti nel condividere e superare le difficoltà che ci attendono.


In Montagna simpatia e amore per l’Ambiente
Nel Cai le donne consolidano la sensibilità al sociale, su problematiche attuali e rilevanti.
L’andare in Montagna assume una declinazione al femminile e alla tutela con iniziative di conoscenza, solidarietà e civile convivenza, raccontate a tutti, sui sentieri, nelle Sezioni e nei Rifugi.
Tra i temi, come ricordato da Agenda 2030, la parità di genere e il rifiuto della violenza, che è scelta sbagliata figlia di una cultura malata, del non rispetto. La libertà della donna c’è in Montagna, nel silenzio delle emozioni e così anche in quota, le donne protagoniste, “libere in vetta”, invitano a organizzare il tempo libero con iniziative diverse e culturali.


artefici interpreti
Eccole artefici nell’interpretare il circolo di interazioni e di energie che fluiscono. I loro comportamenti si traducono in chiari messaggi di rispetto e cura per ambiente e persone. Si avverte la presenza, duratura nell’opera di sensibilizzazione dei soci.

I
in Abruzzo il Cai si tinge di rosa.
Le donne Cai d’Abruzzo rappresentano le tante socie.
Sono vincenti le donne a capo, con il paesaggio della Regione raccontato e difeso, il linguaggio colto e una passione consolidata da esperienze in continuo rinnovamento.
Il contributo al femminile è determinante nella scelta degli obiettivi, nelle strategie comunicative e nel conseguimento dei risultati.


Le attuali in carica come Gruppo Regionale e come Presidenti di Sezione:
– Mariagrazia Baldacci, Segretaria Gruppo Cai Abruzzo
– Alejandra Meda, la prima a diventare Presidente della Commissione TAM Cai Abruzzo
– Catia Manfrè, Presidente Cai Lanciano, la prima donna ad essere stata candidata alla Presidenza del Gruppo CAI Abruzzo
– Anna Floriana Garofalo, Presidente Cai Castel Di Sangro
– Marina Buschi, Presidente Cai Trasacco-Coppo dell’Orso
– Luisa Tritone, Commissione TAM Cai Abruzzo
– Antonietta Di Girolamo, Commissione Alpinismo Giovanile  Cai Abruzzo
– Cinzia Abruzzese, Commissione Alpinismo Giovanile  Cai Abruzzo
– Margherita Legnini, Commissione Medica Cai Abruzzo
– Patrizia Dragone, Commissione Medica Cai Abruzzo
A questo manipolo si aggiungono le altre, presenti nei Consigli Direttivi Sezionali –


Tutto qui – poche!
Tutto qui! Di sicuro progrediremo, in quanto – come già detto, nutro grandi speranze e possibilità nei giovani, nelle donne e nelle famiglie. Non è semplice accettare i cambi generazionali, ma è l’investimento migliore.
Fortunatamente dei segnali di cambiamento ci sono anche a livello nazionale con Lorella Franceschini che, per la prima volta, ricopre l’incarico di Vice Presidente Generale  Cai.
Il vertice  Cai non è ancora un luogo per donne a differenza della Montagna che lo sta diventando sempre più.
La Montagna si declina al femminile e alla tutela, con iniziative di solidarietà e civile convivenza per tutti. Le donne espongono con eleganza riuscendo “delicatamente” ad avvicinare e sedurre; convincono anche a distanza in questo periodo, sui sentieri, nelle Sezioni e nei Rifugi, appena sarà possibile.


la Montagna si tinge di rosa
Allego anche una nota della CRTAM del Cai Abruzzo, Presidente Alejandra Meda, vergata con tatto e vigore, cercatrice di luoghi e storie d’Abruzzo, frutto dell’inscindibile binomio Donna e Montagna.


Le vicende sono raccontate e vissute nella giornata d’Abruzzo “la Montagna si tinge di rosa”. Nelle precedenti edizioni sono stati interessati i 3 Parchi Nazionali d’Abruzzo. Prossimo appuntamento il 6 giugno 2021 sulla Maiella ripercorrendo sentieri e storie di pastorizia.

Donne e Montagnaarticolo di Alejandra Meda