La situazione rimante critica alla Selta spa, azienda che lavora nell’ambito della cyberg security e degli impianti ad alta tecnologia digitale con sede a Cadeo (Piacenza) e stabilimenti a Tortoreto Lido, Roma e Avellino con quasi 300 dipendenti in totale. Ieri in un incontro a Roma, con i vertici della Fiom Cgil e della Fim Cisl, l’attuale proprietà avrebbe chiesto lo smembramento delle sedi, di fatto chiedendo la chiusura dello stabilimento di Tortoreto (dove attualmente lavorano 80 persone, 30 in produzione e 50 tra ingegneri ed informatici) con la relativa richiesta di cassa integrazione per i lavoratori. Ricordiiamo che l’azienda, ha presentato al tribunale di Milano una richiesta di concordato preventivo e la sezione fallimentare ha dato tempo alla Selta fino al primo aprile per produrre una proposta definitiva con il piano concordatario. Secondo i vertici ci sarebbbero proposte di acquisto ma solo per gli stabilimenti di Piacenza e Roma. In realtà tali proposte sono già state bocciate e fermate dai sindacati, non essendoci alcun accordo sindacale. Oggi il tutto è stato ribadito in un’assemblea nella sede di Tortoreto con i segretari locali di Fiom e Fim. L’intenzione delle organizzazioni sindacali è quella di convocare al più presto un tavolo in Prefettura, per coinvolgere le istituzioni in quello che rischia di diventare una delle più gravi crisi a livello occupazionale degli ultimi anni.