PESCARA – Non c’è più tempo da perdere. Per evitare che la situazione scolastica precipiti, bisogna fermarsi e, anche, subito. La ripresa delle attività didattiche, con questo livello di contagi, rischia di diventare esplosiva. Rientrare in classe adesso significa aprire la porta al virus ed agevolarlo nel suo perverso e pernicioso obiettivo di far ammalare tutti, come hanno insegnato le precedenti ondate. Per questo, Carlo Frascari, il segretario regionale Snals si appella al governatore d’Abruzzo, Marco Marsilio per scongiurare tale eventualità.
“E’ un appello urgente”, comincia Frascari, “per la situazione pandemica nelle scuole. Egregio Presidente, siamo tutti consapevoli che, la veloce diffusione in atto nella nostra regione dei contagi da Covid19, non potrà essere frenata con le soluzioni che il Governo ha previsto per la scuola con il decreto del 5 gennaio. Davanti a procedure di difficile attuazione, e che rischiano di gettare nel caos gli istituti, riteniamo necessario”, chiarisce il segretario regionale Snals, “un differimento della ripresa in presenza delle lezioni, almeno per il primo ciclo scolastico maggiormente esposto all’infezione a causa della bassa percentuale di vaccinati in quella fascia di età. La didattica a distanza non è certo la soluzione del problema, che non è stato affrontato, in questi due anni, con opportuni interventi organizzativi e strutturali nelle scuole. Ma questa modalità didattica potrebbe consentire di attuare una massiccia campagna di screening e di procedere nella vaccinazione dei bambini e ragazzi. Le chiediamo pertanto”, conclude supplicante Frascari, “in ragione della straordinaria situazione di emergenza, di stabilire una ripresa delle lezioni con la modalità a distanza per un periodo di almeno 4 settimane”.