TERAMO – Da cinque stagioni è al vertice del Teramo Basket: se a supportarti sono i soliti, bravi ed indispensabili, che però non ce la fanno a non imporre il modulare le forze tecniche alle disponibilità finanziarie, non di primo livello, è ovvio che, prima o poi, ti stanchi, ed arrivi l’ammaina bandiera.

Dev’essere stato così, per Ermanno Ruscitti che, un pò a sorpresa, stamane, in diretta tv, a Super J, ha dichiarato: “Questo per me è l’ultimo anno al vertice della società. Credo di avere il diritto di poter dire che il mio ciclo sia finito“. In realtà ne ha tutto il diritto, ancor di più se la nostra città sa rispondere soltanto se hai lo “squadrone” e non sa adeguarsi al raziocinio di un club che, da sempre, assolvendo a tutti i propri obblighi, lo “squadrone”, in B, non ha mai potuto allestirlo. Peraltro ha dichiarato anche di non essere affatto soddisfatto della risposta del pubblico: “Sugli spalti erano più numerosi in C Silver, che in B!

Il pass di Ermanno Ruscitti apre, sin d’ora, scenari futuri nuovi e diversi: centrando la salvezza (cosa non facile per niente – ndr), il club biancorosso, dalle tradizioni esaltanti quanto infauste, proseguirà, in futuro, con l’attuale organigramma societario oppure si potrebbe sperare, dice sempre il Presidente “…che qualcuno che in passato ha mostrato interesse, si faccia avanti“. E qui è apparsa molto chiara l’allusione al “padrone della casa” che lo ospitava, Filippo Di Antonio.