TERAMO – L’Associazione Robin Hood ritiene che “la fattura bimestrale avviata dalla Ruzzo Reti spa, rappresentata come agevolazione per i consumatori finali, opportunità per l’utente finale, non lo è. Il consumatore finale sulla base della decisione autonoma della Ruzzo Reti, dovrà affrontare in modo diretto i costi del pagamento, della stampa e l’invio della fattura (le fasce più deboli non posseggono posta elettronica) di due fatture in più ed in modo indiretto i maggiori oneri complessivi la gestione di questa opportunità”.

Nella nota dell’associazione di tutela dei diritti dei consumatori, si precisa: “La regolazione nazionale gestita dall’Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, prevede una fatturazione minima sulla base di fasce di consumi e più esattamente l’utente deve ricevere:

– 2 bollette all’anno, semestrali, per consumi medi annui fino a 100 metri cubi (mc);

– 3 bollette all’anno, quadrimestrali, per consumi medi annui da 101 mc fino a 1000 mc;

– 4 bollette all’anno, cadenza trimestrali, per consumi medi annui da 1001 mc a 3000 mc;

– 6 bollette all’anno, bimestrali, per consumi medi superiori a 3000 mc.

“La delibera stessa di Arera, Atto 655/2015/R/idr?articoli 36, 37 e 38 – continua Robin Hood – prevede che eventuali standard migliorativi possono essere individuati dall’Ente di governo dell’Ambito (ATO), che ha maggiori informazioni sui contesti di competenza. Gli standard migliorativi devono essere approvati dall’Autorità. La domanda è se sia stata approvata dall’ATUR e da ARERA questa operazione”.

“L’associazione Robin Hood è fermamente contraria alla scelta della società Ruzzo Reti spa: per le fasce deboli, con consumi bassi attorno ai 150 euro annui, rappresenta un aumento del 10% circa dei costi. I cittadini saranno costretti a fare due volte in più le file agli sportelli con perdita del valore più importante in assoluto che si possiede, il tempo. Si ritiene l’operazione utile solo per i flussi finanziari della Ruzzo Reti alla quale chiediamo a quanto ammonta il costo della stessa in termini generali”, conclude la nota dell’Associazione.