TERAMO – Nei giorni trascorsi, lo scrivente Coordinamento si è reso promotore di interessanti incontri sul tema del nuovo ospedale a Teramo.

Il primo si è svolto con le Associazioni ambientaliste locali (WWF, Legambiente, Rifiuti Zero e Pro Natura Laga) nel corso del quale, oltre ad illustrare le tante ragioni a favore di un’allocazione della nuova struttura sanitaria in Villa Mosca, si è discusso in particolare sul tema del consumo zero di territorio. Su questo importante argomento, al centro del dibattito nazionale per le implicazioni sul fattore climatico, è stato fatto presente che è all’esame della Regione Abruzzo, dopo aver ascoltato le associazioni ambientaliste, una legge che non consentirà nuovi insediamenti in aree già fortemente urbanizzate, determinate dal rapporto tra l’indice di edificabilità e la popolazione residente; quindi, l’eventuale costruzione dell’ospedale a Piano D’Accio, localizzata in terreni prevalentemente a destinazione agricola ed artigianale, se autorizzata prima dell’entrate in vigore della normativa regionale, costituirebbe, a parere degli intervenuti, una ferita al principio che si andrà a sancire normativamente. Invece il sito del Mazzini , in caso di un sua eventuale scelta, sarebbe avulso da qualsiasi prescrizione normativa, essendo le aree partecipanti al possibile ampliamento già qualificate ed inserite nel PRG a “ servizio sanitario”. Nel contempo, è stata all’unanimità ribadita la scarsa propensione dell’area di Piano D’Accio ad accogliere una struttura sanitaria così importante, in considerazione dei tanti vincoli naturalistici, ecologici e strutturali presenti, oltrechè per la vicinanza al fiume Tordino, a rischio esondazione. Diversamente il sito del Mazzini, posizionato in collina, scelto dagli emeriti Lolli e Gramenzi, appare, come è stato dimostrato nel tempo, un luogo adatto per accogliere un moderno nosocomio per acuti.

Si è inoltre ribadito che “stranamente” sul tema della localizzazione del nuovo ospedale manca la presenza dell’ente territoriale Comune che per legge, invece, ha l’esclusivo potere di decidere in materia di scelte urbanistiche, le sole che disegneranno il futuro prossimo della città di Teramo. E’ stato puntualizzato che questo compito non può essere attribuito indebitamente ad altri soggetti i quali, approfittando dell’inerzia istituzionale, assumono un ruolo al quale non sono delegati.

Si approfitta dell’occasione per informare che i Comitati di quartiere, aderenti allo scrivente Coordinamento, si sono attivati per indire riunioni di ascolto tra cittadini allo scopo di preparare una manifestazione di protesta, insieme ad altre componenti della società civile, contro l’ipotesi del nuovo ospedale a Piano D’Accio.