PESCARA – Mentre l’attenzione della società civile ed ambientalista molisana è sempre rivolta alle sorti dei cuccioli di Orsa Amarena un gravissimo rischio sta vivendo una vasta area naturalistica tra Alfedena, Pizzone, Montenero Val Cocchiara e Castel San Vincenzo al confine tra Abruzzo e Molise interessando in pieno sia il territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo sia le aree limitrofe della Zona di Protezione Esterna. Si tratta di un progetto da oltre 500 milioni di euro presentato al Ministero dell’Ambiente da Enel Green Power per scavare quasi 10 km di nuove gallerie nelle montagne, con tanto di nuove strade, grandi aree cantiere, nuovo elettrodotto, deforestazione a raso per ettari, deposito di centinaia di migliaia di mc di detriti. L’Associazione Cultura e Solidarietà – sottolinea una nota a firma del presidente Aldo Di Giacomo – si associa all’allarme lanciato da associazioni ed esponenti ambientalisti, ai quali va il nostro riconoscimento per aver sollevato la questione che altrimenti sarebbe rimasta sconosciuta. Chiediamo che la pratica relativa alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e di Valutazione di Incidenza Ambientale sia respinta. La Regione Molise che con il suo Presidente di fronte all’uccisione di Orsa Amarena ha versato “lacrime di coccodrillo” dimostri adesso – dice Di Giacomo – da che parte sta: dalla parte di Enel e dei vandali dell’ambiente o dalla parte dei territori del Parco con flora, fauna, patrimonio naturale. Non abbiamo bisogno di impegni di propaganda a difesa degli orsi. Se dovesse passare il progetto Enel l’habitat naturalistico verrebbe irrimediabilmente colpito. Altro che habitat per i cuccioli di orsi e per gli altri animali del Parco.

Il Presidente
Dott. Di Giacomo Aldo