“Effatà”. Apriti. Il Papa evoca il brano del Vangelo di Marco riguardante la guarigione del sordomuto per sottolineare l’importanza di una duplice guarigione: quella dalla sofferenza fisica e la seconda, quella del cuore. Il Papa mette in guardia dai rischi di diventare “insensibili, disumani, impermeabili a tutto” e sordi persino davanti ai figli, ai giovani, agli anziani e a molti che non hanno tanto bisogno di parole ma di amore gratuito. Tutti noi abbiamo gli orecchi ma, tante volte, non riusciamo ad ascoltare. C’è infatti una sordità interiore da risanare. È peggiore di quella fisica, è la sordità del cuore. Presi dalla fretta, da mille cose da dire e da fare, non troviamo il tempo per fermarci ad ascoltare chi ci parla, chi ci chiede un piccolo aiuto. Francesco fa notare che è lo stesso primo comandamento nel Vangelo a chiederci di essere attenti e di prestare attenzione.
“Effatà, apriti”! sembra dire il Comune di Teramo ai suoi cittadini e a tutta la Provincia di Teramo . Aprirsi ai bisogni dei pochi rifugiati afghani che sono stati inviati sul nostro territorio. In questi momenti drammatici per loro, gli afghani cercare rifugio e cercano accoglienza e protezione, con dignità e finalmente in pace. Una nuova vita.
In modo particolare l’assessorato alle politiche sociali del Comune lancia ai teramani e a tutti i Comuni della Provincia un accorato appello: i profughi dopo la prima accoglienza curata dal sistema di emergenza del Ministero anche grazie al progetto “Spar” già attivo sul territorio di Teramo, per rendere più efficace l’accoglienza ha bisogno e chiede la disponibilità urgente a tutti i comuni della Provincia. Ad oggi, soprattutto quelli della montagna hanno aderito con slancio e generosità. Vero è che moltissime persone chiedono di poter fare raccolte. Ma attualmente l’unica vera e urgente necessità, soprattutto nella città di Teramo è quella di reperire appartamenti da affittare. Quindi presi in locazione dallo sprar (sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati ) a prezzi equi e garantiti. Dunque non soldi ne cibo, ne carità pelosa, ne pranzi per far finta di aiutare e sentirsi buoni. Servono degli appartamenti che saranno regolarmente affittati dallo Stato. Siamo ancora in grado di metterci in ascolto e dare un segno di carità o sappiamo solo parlare ? Teramo saprà dare ascolto o resterà impassibile ?