TERAMO – Mentre scriviamo di progetti protocollati dal Comune di Teramo circa la volontà di garantire un futuro calcistico biancorosso eventualmente diverso, non ve ne sono.

Di manifestazioni d’interesse sì, almeno una che non è più avvolta nel mistero e che abbiamo verificato: come anticipato dal quotidiano Il Centro, Antonio Mergiotti, ex presidente del Chieti Calcio dall’estate del 2019 (proprio quella dei fasti biancorossi – ndr-) fino ai giorni nostri (ha ceduto il 30% ad Ettore Serra ed il residuo, per fasi, nel corso della stagione sportiva 2022-’23 – ndr –) ci proverà.

E’ certo che la volontà di continuare a fare calcio nella sua regione (è nativo di Penne ed ha parenti nella nostra città – ndr -) esista, al pari del fatto che ha alle spalle un gruppo molto forte che svilupperebbe un progetto importante e che, va specificato, è diverso da quello che ha operato a Chieti.

Antonio Mergiotti, 36 anni, giovanissimo ma da anni nel mondo del calcio, ha avuto contatti poco più che informali con il Sindaco D’Alberto ma molto diversi e più importanti con chi potrebbe essergli davvero di aiuto nella possibile esperienza teramana. Sa già molto della situazione calcistica in città e ne conosce le dinamiche così come si sono sviluppate negli anni ed anche nei dettagli.

Di una cosa i tifosi del Teramo dovranno essere certi: la squadra biancorossa non sarà abbandonata. Se gli imprenditori della città non riusciranno a dare concretezza ad un progetto completo entro mercoledì e che vada oltre i soli buoni intendimenti, sappiano che lo farà di certo il gruppo che fa riferimento ad Antonio Mergiotti: è probabile, pertanto, che nel futuro ci saranno una proprietà ed un presidente “non indigeni“, per dirla alla Antonio Luzii.

Noi restiamo dell’idea che contino i soli programmi e meno, anzi molto meno, le territorialità (foto: ilgiornaledichieti.it)