TERAMO – I lavori di riqualificazione lungo via Sant’Antonio, nel cuore di Teramo, hanno portato alla luce una domus romana con mosaici e strutture archeologiche, perfettamente conservate, che vanno dal IV secolo avanti cristo fino al I secolo dopo cristo. Stamane una conferenza stampa per illustrare l’importante scoperta ma anche per comprendere il futuro dei reperti alla presenza del sindaco Gianguido D’Alberto, della Soprintendente per le province di L’Aquila e Teramo Cristina Collettini, la funzionaria Gilda Assenti e l’archeologa incaricata dal Comune Luigina Meloni. Intanto per le prossime giornate dedicate all’archeologia gli scavi saranno aperti al pubblico, in particolare nella giornata del 16 giugno.
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo, responsabile Cristina Collettini
Il rinventimento della Domus Romana durante gli scavi in via Sant’Antonio apre ora talune perplessità sul futuro della stradina: sicuramente il progetto iniziale per la ripavimentazione della via potrebbe subire dei cambiamenti. In molti tra residenti e commercianti si chiedono se la strada tornerà mai carrabile. Per il sindaco D’Alberto va valorizzata la struttura archeologica.
Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto
Funzionaria Soprintendenza Gilda Assenti e archeologa Luigina Meloni