TERAMO – Evoluzioni societarie in casa Città di Teramo e stadio “Bonolis”: abbiamo chiesto al prof. Elso Simone Serpentini ed al presidente del Club Biancorosso Giuseppe Bracalenti, le loro impressioni,

Elso SerpentiniPer la situazione societaria c’è solo da sperare che migliori con un assetto più affidabile, mentre per lo stadio la proposta mi lascia qualche perplessità, perché non mi fido degli impegni e delle promesse dell’attuale gestore. E tratterei per avere lo sconto del 50%, non del 40%.

Giuseppe BracalentiPer quanto riguarda la situazione del Città di Teramo rimaniamo in osservazione, consapevoli che c’è molta confusione seppur in un percorso di assestamento fisiologico che ci può stare. I nuovi ingressi che si paventano, indipendentemente dai nomi, se finalizzati ad un consolidamento, saranno sicuramente un valore aggiunto. Tutti auspichiamo il meglio, ma ad oggi credo sia di primaria importanza un’operazione di potenziamento che offra una buona solidità alle “fondamenta” societarie. Speriamo che tutto si risolva presto e nel migliore dei modi e che si possa iniziare a programmare il futuro.
Circa l’apertura del gestore del Bonolis, considerato anche lo “storico” che accompagna il personaggio in questione, la trovo per certi aspetti provocatoria. Uno sconto su quanto dovuto non risolve nessun problema ma riconfigura quello stesso scenario “insostenibile e penalizzante” che ha accompagnato la struttura dalla sua nascita. Non è sull’elemosina di facciata che dobbiamo porre le basi per una sana rinascita calcistica.