ROMA – Lo studio di Save the Children, in collaborazione con il Cremit, è il risultato di un questionario somministrato ad un campione di 772 bambini di 13 anni, che frequentano l’ultima classe della scuola secondaria inferiore, in 11 città e province: Ancona, Chieti, Mestre, Milano, Napoli, Udine, Palermo, Roma, Torino, Velletri, Sassari.
I risultati indicano che un quinto dei ragazzi (il 22% contro il 17% delle ragazze) non è in grado di rispondere correttamente a più della metà delle domande proposte per valutare le competenze sugli strumenti digitali, né tantomeno eseguire semplici operazioni, del resto quasi 1 ragazzo su 3 non ha un tablet a casa e 1 su 7 neanche un Pc e l’82% dichiara di non aver mai utilizzato prima della pandemia il tablet a scuola.
Più della metà (54%) del campione vive in abitazioni dove ciascun membro della famiglia ha a disposizione meno di un dispositivo.
Circa il 10% degli studenti che hanno partecipato all’indagine pilota non è in grado di riconoscere una password di sicurezza media o elevata. Quasi un terzo (31,1%) pensa che l’età minima per avere un profilo sui social, ad esempio Tik Tok o Instagram, sia inferiore ai 13 anni.

Circa il 7% pensa che l’età per poter accedere ai social sia 10 anni o meno. Inoltre, il 30,3% non conosce i passaggi necessari a rendere un profilo Instagram accessibile soltanto ai propri amici e non pubblico. Il 56,8% invece non è a conoscenza delle regole relative alla cessione ai
social della propria immagine, mentre il 46,1% non è in grado di riconoscere una fake news riguardante l’attualità – ANSA –