ATRI – “Siamo un gruppo di genitori dei 48 iscritti alla prima classe del Liceo Scientifico dello Sport ‘Adone Zoli’ di Atri. Non abbiamo modo di sentire tutti, non avendo i nominativi e i recapiti di genitori residenti in innumerevoli comuni delle provincie di Teramo e Pescara. Tuttavia siamo convinti di interpretare i sentimenti di tutti”. E’ quanto si legge in una lettera che le famiglie degli studenti hanno inviato al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e resa nota proprio nel giorno della sua presenza a Teramo, in collegamento streaming con l’Università. La vicenda è quella della doppia classe negata dall’Ufficio scolastico regionale all’istituto atriano e, a causa del sovrannumero di iscritti, i ragazzi dovranno superare una selezione con il rischio di dover ripiegare su un altro indirizzo o di dover scegliere un’altra città. “Nel premettere che l’istituto è stato autorizzato dall’USP di Teramo a formare una sola classe prima per l’anno scolastico 2021/2022 – scrivono – siamo stati avvisati dalla scuola che i nostri figli saranno sottoposti a una ‘selezione’ e che circa venti di essi dovranno scegliere un altro indirizzo di studi. Si chiede di conoscere quali siano le motivazioni di tale decisione così penalizzante e come possa essere un provvedimento esclusivamente discrezionale, anche in presenza di condizioni che non confliggono con la norma e in presenza di tutte le condizioni prescritte dalla norma stessa. Ciò senza contare gli appelli di 5 sindaci, dei docenti dell’istituto, del Presidente della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo, di un alunno iscritto, della Commissione Pari Opportunità di Teramo e di una recente interpellanza parlamentare. Lo chiediamo proprio oggi che è in visita, seppur virtualmente, nel nostro territorio e certamente affronterà una problematica così importante per i nostri figli affinché non venga loro leso il diritto alla scelta dell’indirizzo di studi anche alla luce del Suo più recente intervento sul TG1 (4 maggio 2021) in cui ci ha ricordato che è compito della scuola indirizzare figli e genitori a scegliere bene il corso degli studi”.

“Una decisione presa – si legge ancora nella lettera – nonostante le circolari ministeriali sugli organici e sulle iscrizioni consentono l’autorizzazione di una sola classe, negli anni scorsi, a parità di circolari ministeriali, sono state autorizzate più classi in Abruzzo (ad Atri, a Teramo e ripetutamente a Lanciano); le circolari ministeriali confliggono con la norma di istituzione del liceo dello sport (DPR 52/2013 art. 3 comma 6) secondo cui è consentita l’autorizzazione di classi aggiunte oltre la prima secondo condizioni tutte verificate in Abruzzo; solo l’anno scorso in ben 62 istituti italiani sono state autorizzate più classi prime a livello nazionale di Liceo Scientifico dello Sport, con istituti che contano nell’anno in corso addirittura 5 classi prime e altri ove ne sono state autorizzate 4 e che anche per quest’anno, con esclusione della regione Abruzzo sembra questo l’indirizzo che sarà seguito altrove inoltre la limitazione dell’USR Abruzzo appare fortemente lesiva , oltre che inspiegabile, del diritto allo studio”.