La richiesta di una nuova proroga inerente i progetti compresi nel Bando delle Periferie, è stata avanzata ieri dal Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto al Consigliere giuridico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel corso di un incontro che si è tenuto a Roma, al quale hanno partecipato anche l’assessora Stefania Di Padova e l’Arch. Gianni Cimini, dell’Ufficio Tecnico Comunale. La richiesta è legata alla vicenda che aveva visto dapprima la cancellazione da parte del Governo dei progetti non aggiudicatari dei finanziamenti ministeriali suscitando generali malumori, e poi il loro recupero favorito dall’attività dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), approdata ad una convenzione sottoscritta dal Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e dal Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Chieppa, che modificava il Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, riconsegnando di fatto i fondi per l’attuazione degli interventi di riqualificazione urbana.
Ma tale nuovo accordo presenta ora due condizioni particolarmente onerose: i tempi molto stretti, soltanto 120 giorni per la riformulazione dei progetti e soprattutto l’anticipazione del finanziamento che richiederebbe, per una situazione come quella che vive il Comune di Teramo appena uscito da una anticipazione di cassa, una autentica difficoltà.
Il sindaco D’Alberto ha inteso presentare la richiesta aggiungendo e contestualmente chiedendo di considerare la particolare situazione del nostro Comune, inserito tra l’altro nel cratere post-sisma e quindi già coinvolto in una serie di adempimenti particolarmente impegnativi.
Si ricorda che i 4 progetti interessati al bando periferie interessano la riqualificazione di alcuni punti cruciali del capoluogo per i quali appare ineludibile un intervento. In termini generali, la progettazione interessa il recupero e la riqualificazione dell’area dell’ex stadio e di quella del piazzale antistante la Stazione ferroviaria, la realizzazione di una pista ciclopedonale che dal centro storico si ricolleghi a quella della Gammarana, la ristrutturazione delle case ATER di Via Arno con la contestuale realizzazione di un sovrappasso in via Po. Per tali interventi è previsto uno stanziamento complessivo di circa 17 milioni di euro: 12,5 dal Governo, oltre 4 da ATER e Ferrovie dello Stato e 600.000 euro di fondi dell’ente provenienti dagli oneri di urbanizzazione della società Il Globo che sta realizzando un immobile dietro alla Stazione Ferroviaria ma di cui si sta verificando la disponibilità nell’ipotesi che siano stati utilizzati dalla precedente amministrazione per altre spese.