L’AQUILA – Si parlerà di patologie del rachide in ambito sportivo dall’adolescenza alla terza età nel convegno in programma sabato prossimo, 9 aprile all’Auditorium del Parco, nell’ambito del ricco calendario di appuntamenti di L’Aquila Città europea dello Sport 2022. Ospite d’eccezione sarà Fiona May, campionessa del mondo e olimpionica.
Il programma prevede due sessioni: si parte alle ore 9,00 con il saluto delle autorità, prima di entrare nel vivo con Adolfo Cuomo, direttore dell’Unità operativa complessa di Traumatologia dell’ospedale di Potenza, Antonio Gigante, specialista in Ortopedia e Traumatologia, docente di Malattie dell’Apparato Locomotore dell’Università Politecnica delle Marche, e Rodolfo De Palma esperto di Chinesiologia rieducativa, che modereranno gli interventi di Alessio Ciuffoletti, dirigente Unità operativa Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Teramo, su “Patologie della colonna in età evolutiva”, Riccardo Di Giminiani, associato di Metodi e didattiche delle attività sportive dell’Università dell’Aquila, su “Sport e biomeccanica vertebrale”, Giuseppe Costanzo, ortopedico e presidente della Società Italiana di chirurgia Vertebrale, su “Scoliosi e sport”, Massimo Balsano, direttore Ortopedia Vertebrale dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata–Ospedale Borgo Trento di Verona, su “La lombalgia dello sportivo nell’età dell’accrescimento”.
Alle 10,30 è previsto l’intervento della May, ex lunghista e triplista, due volte campionessa mondiale di salto in lungo, specialità in cui inoltre è salita due volte sul secondo gradino del podio olimpico.
La seconda sessione, moderata da Alvaro Corigliano, primario Istituto Don Gnocchi di Firenze, Carlo Ruosi, specialista in Chirurgia Ortopedica e Biagio Amato, specialista di malattie alle ossa, prevede gli interventi di Nicola Ciannamea, dirigente di Ortopedia all’ospedale di Lecce, su “Prevenzione multidisciplinare delle rachialgie nei ragazzi”, Vittorio Calvisi, ordinario di Malattie apparato locomotore all’Università dell’Aquila, su “Patologie rachidee cervicali nel rugby”, Marco Crostelli, responsabile dell’Unità di Chirurgia della Colonna dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, su “Attività sportiva nei giovani operati per scoliosi”, Manlio Bitocchi, osteopata e fisioterapista, su “La dorsalgia nel rugby”. Conclusioni affidate ad Antonio Aloisi, specialista in Ortopedia e Traumatologia, Medicina dello Sport e in Fisioterapia e Francesco Bizzarri, medico dello sport dell’Università dell’Aquila.