TERAMO – La “Lettera ai maturandi” del vescovo della diocesi di Teramo-Atri, Mons. Lorenzo Leuzzi, in occasione della tradizionale festa dei “100 giorni agli esami” al Santuario di San Gabriele.
Carissime e carissimi, con grande gioia desidero unirmi alla vostra festa dei 100 giorni. L’esame di maturità è una tappa importante della vostra vita perché apre la strada a scelte progettuali. Quest’anno essa coincide con il giubileo 2025. Voi siete chiamati ad essere i diplomati pellegrini di speranza. Una provvidenziale coincidenza che vi sollecita a vivere con più intensità quest’ultimo periodo di preparazione all’ esame, ma anche ad una verifica per rispondere all’invito di papa Francesco.

Maturi nel saper fare o nella conoscenza? Molti confondono il saper fare con la conoscenza. Ma il saper fare, rinchiuso in se stesso, rischia di essere utopia o peggio ancora distruttivo della propria esistenza e della società. Vi auguro di essere costruttori nella storia coniugando il vostro saper fare acquisito in questi anni con un grande desiderio di conoscere la realtà. Mi permetto di suggerire di verificare le vostre prossime scelte. Sono orientate dal saper fare o dal desiderio di costruire? Sono certo che sarete uomini e donne generosi nel donare i vostri talenti a servizio delle comunità nelle quali sarete chiamati a costruire.

Ma per essere costruttori bisogna maturare un grande desiderio che deve coinvolgere tutta la vostra esistenza: camminare con tutti per far crescere tutti. Il saper fare restringe la nostra visuale. La conoscenza allarga gli orizzonti. Per essere pellegrini di speranza è necessario possedere una rinnovata capacità di vedere. Il saper fare è limitato al qui ed ora. La conoscenza ci proietta verso un futuro ricco di sorprese. Sono le sorprese di chi vive non per se stesso, ma per costruire un mondo migliore. Sarà un’esperienza di gioia e di pienezza di vita!

Accanto a ciascuno di voi c’è il Risorto che ci prepariamo ad incontrare nella notte di Pasqua. Con Lui la maturità si trasforma in una piccola tappa, importante ma non conclusiva. Dopo la maturità sarete nella Chiesa e nella società protagonisti non anonimi ma coraggiosi e creativi. Il mondo ha bisogno di diplomati pellegrini di speranza, uniti con la preghiera e l’affetto a papa Francesco, che sta vivendo un tempo di particolare difficoltà di salute.

Vi accompagno con la mia benedizione. – Vostro Lorenzo, vescovo –