ATRI – La Delegazione di Atri dell’Accademia Italiana della Cucina (AIC), Istituto di Cultura riconosciuto dal Governo della Repubblica, ha organizzato il convegno “La cucina dello spirito: quello che il cibo dice all’anima e alla ragione”. L’evento si terrà nella bellissima cornice dell’ex-convento dei Frati Minori S. Maria dell’Oliveto, di Castilenti (Te), con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, sabato 11 marzo a partire dalle ore 10.

Le relazioni saranno tenute da illustri docenti dell’Università D’Annunzio di Chieti: Eide Spedicato Iengo, già professore associato di sociologia generale della Facoltà di Lettere, nella sua relazione “Cibo e misticismo. Le stupende astinenze” si soffermerà sui regimi alimentari degli uomini e delle donne di Dio (quali S. Antonio anacoreta, Ilarione di Gaza, S. Romualdo, S. Bernardo di Chiaravalle, Santa Caterina da Siena) utili a rinvigorire lo spirito, combattere  le proprie debolezze, delineare una precisa realizzazione individuale e certificazione di sé, aspirare alla divina beatitudine. Obiettivo della conversazione è avvicinare l’intricato labirinto segnico del cibo nello spazio del “sacro” e confrontarlo con le cacofonie dietetiche della contemporaneità sempre più profana e banale.

Gabriele Di Francesco, professore di sociologia deLL’UDA e accademico dell’Accademia dei Georgofili, si intratterrà su “Il calendario e il sacro nella cultura gastronomica abruzzese”. La cultura gastronomica fin da tempi remoti è strettamente legata ai cicli calendariali della produzione agraria e alla scansione della vita e delle feste religiose. Il sacro nel cibo abruzzese si collega ancora oggi alla persistenza di antichissimi riti (Vertunno e Pomona), alle Regole conventuali (San Bernardino e San Giacomo della Marca), perfino alle distinzioni di genere (Hyldegarda di Bingen).

Piergiorgio Della Pelle, ricercatore senior di storia della filosofia nel Dipartimento di scienze giuridiche, con il suo intervento “Cibo e identità nelle grandi religioni. Prospettive storico-filosofiche” proporrà considerazioni storico-filosofiche sul tema cibo e identità, rintracciando le radici originarie delle tradizioni culturali e sociali variamente sviluppate nelle religioni nel corso dei tempi.

Prenderanno la parola anche Nicola D’Auria, Responsabile Territoriale dell’AIC, Antonio Moscianese Santori, Delegato di Atri dell’AIC; le conclusioni saranno affidate a Mimmo D’Alessio, Vice-Presidente Vicario dell’AIC. Antonella Tollis, giornalista e scrittrice, modererà gli interventi.