ROSETO – Grande preoccupazione dichiara il sindaco Sabatino Di Girolamo all’esito di un incontro interlocutorio che la Giunta e i consiglieri di maggioranza hanno avuto con Antonio Di Girolamo, project manager portafogli del centro-sud di Rete Ferrovie italiane della struttura di Soppressione passaggi a livello e risanamenti acustici.
L’incontro è stato richiesto all’esponente di Ferrovie Italiane dal sindaco che ha voluto chiarimenti circa il progetto di Rfi di realizzare pannelli antirumore lungo la tratta ferroviaria di competenza del comune di Roseto.
“Abbiamo appreso che il Comune di Roseto rientra in un primo lotto di interventi che Rfi ha in animo di realizzare sulla corsia adriatica e naturalmente siamo fortemente preoccupati – dichiara il sindaco Sabatino Di Girolamo – visto che l’intervento appare fortemente impattante e volevamo capire il perimetro entro cui il Comune di Roseto può muoversi per fare l’interesse dei cittadini che abitano nelle aree limitrofe e dell’intera città”.
“L’azienda – hanno spiegato i rappresentati della struttura di RFI che si occupa di Risanamento Acustico – ha predisposto il piano di risanamento acustico in ottemperanza alla legge quadro 447/95 che all’10 comma 5, prevede che le Società e gli Enti Gestori di Servizi Pubblici di Trasporto o delle relative infrastrutture attuino piani di contenimento ed abbattimento del rumore nel caso del superamento dei valori limite stabiliti per l’infrastruttura ferroviaria dal DPR 459/98, secondo le direttive emanate con il DM Ambiente del 29 novembre 2000.
Rete Ferroviaria Italiana è tenuta, dunque, per legge a realizzare opere di mitigazione del rumore generato dal transito dei treni che, nella grande maggioranza dei casi, sono barriere di dimensioni idonee a riportare il problema nei limiti ammessi.
Premessa la piena disponibilità al confronto, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, in merito al progetto di barriere antirumore previste in nel Comune di Roseto degli Abruzzi, trattandosi di un obbligo di legge, il potere prescrittivo da parte dei Comuni è normato dall’Allegato A accluso all’atto di intesa espressa nella Conferenza Unificata Stato, Regioni e Province Autonome del 1 luglio 2004 che dà l’opportunità al Comune di chiedere la realizzazione delle barriere per fasi – altezze – successive, ottenendo quindi in una prima fase un risanamento parziale dei ricettori.
L’Amministrazione Comunale, comunque, potrà in sede di Conferenza di Servizi esprimere le proprie valutazioni ed i dubbi circa le opere previste nel progetto, in caso di mancata intesa la decisione finale è rimessa al Consiglio dei Ministri.
L’investimento, per il Comune di Roseto, si aggira sui 50 milioni di euro e prevede l’installazione di barriere modulari di mezzo metro in altezza che, a partire dallo zero del binario, vanno dai 4 agli 8 metri di altezza in proporzione all’altezza dei fabbricati che bisogna sanare dal punto di vista acustico”. Peraltro nel corso dell’incontro, è stato fatto presente che la legge impone ad RFI di progettare barriere performanti acusticamente, e dunque eventuali soluzioni di pannellature trasparenti, potrebbero anche essere chieste tra le prescrizioni del Comune. L’utilizzo intenso di pannellature trasparenti, potrebbe dare luogo ad una riduzione dell’efficacia acustica delle stesse che porterebbe, quindi, a non sanare completamente tutti i ricettori.
“E’ evidente che questa amministrazione – dichiara il sindaco- da sempre sensibile alle tematiche ambientali, e impegnata nel risanamento di vecchi strappi urbanistici, non ha intenzione di subire un progetto che provocherebbe una ulteriore divaricazione della città dopo la nazionale che separa il centro dalla costa. L’idea di un muro di sovietica memoria impensierisce, e non poco, questa amministrazione che adesso si riserva di discutere politicamente del problema e delle azioni da mettere in campo su questo programma che, seppur ritenuto necessario da Rfi per il risanamento e forse anche per ripararsi da onerosi contenziosi, rappresenta per Roseto un intervento incompatibile con le politiche assunte sin qui con il Pan, con il Piano regolatore che andremo a redigere, con il piano particolareggiato di Roseto centro e con il piano demaniale”.