ROSETO DEGLI ABRUZZI – “Esumazioni effettuate senza avvisare i familiari; estumulazioni massive con inizio anticipato rispetto al cronoprogramma comunicato ed ancora rifiuti interni da esumazioni ed estumulazioni smaltiti direttamente nei cassonetti dell’indifferenziato oppure ammassati per settimane all’interno di sacchi in un angolo a vista. Lapidi rotte e rifiuti edili sparsi per le aree pubbliche cimiteriali, manutenzioni inesistenti in particolare dei tetti e delle grondaie delle strutture dove si trovano i loculi. E non è finita qui. Lungaggini infinite per le accensioni delle lampade votive. Bagni pubblici rotti e fatiscenti. Ammassi solidificati di guano in diverse zone cimiteriali. Inumazioni tardive con bare parcheggiate in obitorio. Inumazioni senza organizzazione e rispetto delle basilari misure di sicurezza. Traffico interno rumoroso, pericoloso e non regolamentato ad uso edile. Cimiteri aperti h24 senza chiusure notturne, mancata bonifica delle discariche abusive esterne lato ovest. Tutto questo e anche di più si è visto, negli ultimi due anni, all’interno e all’esterno dei cimiteri rosetani. Ma l’amministrazione Nugnes con l’assessore e vicesindaco Marcone che fa? Invece di provvedere immediatamente a sistemare le aree cimiteriali e a ridare loro il giusto ordine e decoro, digitalizza e cataloga 15mila tombe sul web con qualche App. Tutto ciò è a dir poco assurdo e denota totale dissociazione amministrativa con la realtà”. A denunciarlo è il commissario cittadino della Lega Roseto, Luigi Felicioni. “In un cimitero definito “monumentale” senza l’ombra di un piccolo famedio e di una cappella religiosa degna di questo nome, è la mancanza di dignità ad essere certificata monumentale. E’ ora di tornare alla realtà con qualche ‘Aldiquapp’ più che ‘Aldilapp’” conclude Felicioni (Lega).