TERAMO – Il Centro di Cultura delle Donne “Hannah Arendt”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Teramo, il prossimo 9 febbraio 2023 ricorderà Irene Giacobbe, europeista, pacifista, femminista storica, autrice, già sindacalista, mancata improvvisamente il 13 Ottobre 2021, poco dopo aver dato alle stampe l’amato lavoro “Non ci provare – un secolo di coraggio femminile”, Ed. All Around, 2021. Irene Giacobbe, presidente della testata online Power&Gender, tra le fondatrici della Casa Internazionale delle Donne e di numerose associazioni femministe, a lungo presidente dell’ AFFI, impegnata nelle politiche di genere per la conquista della democrazia paritaria e per l’affermazione dei diritti delle donne nel contrasto ad ogni forma di molestia, violenza e discriminazione, lascia un segno profondo nel storia del femminismo italiano, come attestano le numerosissime testimonianze delle protagoniste del movimento femminista romano degli anni Settanta e le pagine del suo libro. “Non ci provare” è una raccolta importante di documenti, analisi, sentenze e ricerche che ricostruisce – da Italia Donati, giovane maestra suicida nel 1886, al movimento #Metoo contro gli abusi del produttore Weinstein – la storia lunga un secolo del percorso di lotta delle donne in Italia e in Occidente per abbattere la cultura sessista patriarcale. La giurista americana Catharine MacKinnon, docente all’Università di Yale, nella seconda metà degli anni Settanta, definì per la prima volta questa forma di discriminazione “di sesso” sul lavoro col termine sexual harassment (in italiano molestie sessuali), ci ricorda Irene nel libro. E continua, “ogni qualvolta le donne hanno denunciato le molestie subite, queste sono state ridimensionate o banalizzate come ‘corteggiamento, avances, carezza, complimento pesante’”. In Italia, la recente attenzione dei media sulla necessità di introdurre il reato di molestie sessuali è stato sollecitato dalle attrici che hanno denunciato pubblicamente le molestie subite, ma a loro, e alle poche donne che denunciano, non si crede sia nel contesto professionale sia nel contesto giudiziario, perché, come scrive la giudice Paola Di Nicola, “si parte dal pregiudizio che denuncino con una finalità calunniatoria o che se la siano cercata”.
Alla presenza dei famigliari di Irene Giacobbe, “Non ci provare, un secolo di coraggio femminile” sarà presentato ad una numerosa platea di studenti e docenti nell’Ateneo teramano nel corso dell’evento in suo ricordo, che si svolgerà, come suddetto, il prossimo 9 febbraio 2023 alle ore 10.00, nella Sala Conferenze dell’Università degli Studi di Teramo. Interverranno il Magnifico Rettore Professor Dino Mastrocola, la Prorettrice Angela Musumeci, Docente di Diritto Costituzionale nel Dipartimento di Giurisprudenza, Rocchina Staiano, Docente a contratto – Consigliera di parità della Provincia di Benevento, Fulvio Ciucciarelli, già Dirigente nazionale della categoria CGIL Tessili. In collegamento parteciperanno Maria Palazzesi, prefatrice del libro e Maura Cossutta, Presidente della Casa Internazionale delle Donne – Roma. Introdurrà e coordinerà Guendalina Di Sabatino, presidente del centro di cultura delle donne “Hannah Arendt”.
Nel corso dell’evento piante di rose “Irene Watts” saranno donate dai familiari di Irene Giacobbe alle Dirigenti Scolastiche Manuela Divisi, Loredana Di Giampaolo, Eleonora Magno, Caterina Provvisiero e al D.S. Adriano Trentacarlini. Seguirà alle ore 12.00, nell’Aiuola adiacente all’ingresso del Rettorato, Porta “Crocetti”, la messa a dimora delle stesse rose e una targa in memoria.
Irene Giacobbe, attenta ai percorsi democratici e costituzionali, all’uso non sessista della lingua italiana, e alle istanze delle giovani generazioni, si è particolarmente spesa sui temi dell’informazione, della formazione, del lavoro, dell’empowement femminile, dell’accoglienza e dell’integrazione delle donne migranti, della costruzione della pace abolendo ogni tipo di armamento. E proprio il suo nome messaggero di pace è stato fonte di ispirazione per ricordarla perennemente nelle aiuole dell’Ateneo teramano con le rose “Irene Watts”, grazie alla sensibilità del Rettore Dino Mastrocola e della Prorettrice Angela Musumeci.
“Vogliamo il pane ma anche le rose”, (We want bread and roses too”). Irene Giacobbe, già sindacalista, conosceva bene questa frase passata alla storia, scritta nel gennaio del 1912 su uno striscione da un gruppo di giovani operaie di picchetto ai cancelli delle fabbriche tessili Lawrence, nel Massachusetts, durante il riuscitissimo sciopero contro l’ennesima riduzione dei salari. Al di la? delle necessarie rivendicazioni economiche, l’espressione divenne parola d’ordine per la conquista di una società dove le lavoratrici delle fabbriche potessero vivere realizzate e libere al pari delle donne borghesi; per questo si spesero in particolare Rose Schneiderman leader femminista, suffragista e socialista della WTUL (Woman Trade Union League) e Helen MacGregor Todd, attivista per il suffragio femminile e per i diritti delle donne, dei lavoratori e dei minori nelle fabbriche.” Il pane e le rose” divenne il titolo della nota poesia “Bread and Roses” di James Oppenheim. E sulla scia dei suoi versi finali saluteremo Irene Giacobbe che sempre vivrà nei cuori di coloro che l’hanno amata e nelle battaglie per i diritti delle donne, contro ogni forma di violenza, in ogni latitudine del pianeta:
“(…) Si, è per il pane che lottiamo,
Ma anche per le rose!
Mentre marciamo, marciamo
Portiamo giorni migliori.
Poiché la rinascita delle donne
Significa la rinascita dell’umanità
Pane e Rose, Pane e Rose (…)”
“L’incontro si inserisce nell’ambito dell’azione A.3 del Piano di Azioni Positive all. 5 al Piano Integrato di Attività e organizzazione 2022-2024”.
Hanno aderito la Casa Internazionale delle Donne di Roma, l’AFFI (Associazione Federativa Femminista Internazionale), Archivia, Associazione Il Paese delle Donne, Wilpf Italia (Women’s International League for Peace and Freedom -Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà). Media partner dell’evento sono le testate giornalistiche online Noi Donne (wwwnoidonne.org) e Power&Gender (www.power-gender.org).