TERAMO – “Abbiamo ricevuto, oltre alle nostre, tante lamentele da parte delle imprese nostre associate riguardanti le consegne delle raccomandate fuori orario di lavoro“. Inizia così l’intervento di Confartigianato Teramo in merito agli avvisi per la consegna di raccomandate rilasciate fuori orario di lavoro: “Da diversi giorni anche nella nostra cassetta della posta troviamo avvisi di raccomandata rilasciati fuori orario di lavoro dei nostri uffici. Consegne effettuate dopo le ore 13,00, altre dopo le ore 14,10. In passato non era mai successo. Incontrata per caso la postina abbiamo chiesto i motivi e ci siamo sentiti rispondere che purtroppo il prolungamento dell’orario di lavoro anche nel pomeriggio ha portato a questo disservizio“.
Confartigianato Teramo precisa: “Disservizio che comporta il ritiro della raccomandata presso gli uffici postali costringendo gli imprenditori o i suoi delegati ad allontanarsi dal posto di lavoro per diverse ore, in quanto tutti sappiamo le file interminabili che bisogna fare presso gli uffici postali oltre il tempo per andarci. Ci siamo lamentati diverse volte presso il CPO di Teramo e dalla direttrice abbiamo avuto risposta di rivolgerci alla postina la quale, a suo dire, organizza il giro di consegne. Sentita la postina ci ha risposto che il tutto era dovuto al cambio di orario di lavoro oltre l’orario di uscita dopo le 10,30 e quindi non era possibile, secondo il suo programma, consegnare la posta, compreso le raccomandate, nell’orario di lavoro“.
Da Confartigianato Teramo aggiungono: “Chi paga i nostri dipendenti che si devono recare presso gli uffici postali a ritirare le raccomandate? Altra soluzione proposta dalle poste, sentite sentite, è quella che a pagamento è possibile ritirare la posta in punti di ritiro convenzionati chiamati “loker” automatici ovvero armadietti “fai da te” collocati in punti strategici della città. Ci chiediamo ma quante volte bisogna pagare per ricevere una raccomandata? Una prima volta viene pagata da chi vuole spedire la raccomandata a costi non proprio bassi, e bisogna pagare una seconda volta per andare a ritirarla. Sicuramente ci sembra troppo“.
Confartigianato Teramo conclude con un suggerimento rivolto a Poste italiane: “Ci permettiamo di suggerire alle poste, visti i grandi risultati economici ottenuti con il servizio “E-commerce”, che gli impegni devono essere rispettati e se necessita di altro personale per rispettare il servizio delle consegne delle raccomandate devono provvedere ad assumere i tanti giovani che aspettano da tanto tempo di poter lavorare e non aumentare il carico di lavoro al personale esistente. Noi non siamo disponibili a pagare per il ritiro della raccomandata come pensiamo anche tante imprese e cittadini. La soluzione è quella di assumere giovani o dare priorità agli uffici e imprese le quali hanno gia’ tanti problemi mentre le consegne alle famiglie si possono fare in tutti gli altri orari“.