TERAMO – Ieri una partecipata assemblea ha riempito il vuoto che ha lasciato la morte di Gianluigi su quel maledetto traliccio.

Tanti e diversi gli interventi che si sono susseguiti nel corso del presidio, con un’unica parola d’ordine: Basta!

Più di mille morti sul lavoro in un anno sono un bollettino di guerra.

I responsabili di queste morti ci sono e sono coloro che ci sfruttano, coloro che pur di abbassare i costi e massificare i profitti mettono a rischio la sicurezza di lavoratori e lavoratrici, e sono gli stessi che ci costringono a paghe da fame e contratti di lavoro precari, pur di ingrassare i loro portafogli.

La responsabilità di queste morti è nel sistema economico capitalista che ci affama e che ci costringe ad una guerra tra poveri pur di rimanere a galla.

Noi questa spirale vogliamo romperla, altrimenti continueremo a piangere vite spezzate su un traliccio, su una rotaia, in una catena di montaggio.

Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici ad alzare la testa perché meritiamo un mondo migliore, meritiamo un lavoro dignitoso, meritiamo una vita.

Continueremo a parlarne, e stavolta lo faremo con tutti coloro che credono in un mondo in cui la vita di un uomo e di una donna valga più dei fatturati aziendali.

Il prossimo appuntamento del neo-costituito Fronte Unito di Lotta contro gli omicidi sul lavoro è per giovedì 12 ottobre alle 20 presso la sede di Teramo Nostra in via Fedele Romani, dietro la scuola “G.Milli”.

ALLA LOTTA!