TERAMO – “Ci sono circa  10 milioni sottratti alla città. Stiamo facendo fare i conti negli uffici per arrivare alla somma precisa dei debiti accumulati negli anni precedenti dalle precedenti amministrazioni e che noi stiamo sanando“. Così il sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessora al Bilancio Stefania Di Padova in risposta all’opposizione, che ha pungolato l’amministrazione comunale sulla questione di Teramo Ambiente e del Mo.Te, accusandola di fare debiti e di mettere le mani nelle tasche dei cittadini.

In consiglio comunale si vota l’approvazione della delibera sulla variazione e sugli equilibri di bilancio, oltre alla delibera di acquisto dell’immobile in via Carducci di proprietà della Banca d’Italia. All’interno della delibera ci sono gli indirizzi in ordine alla razionalizzazione del patrimonio ed ala contrazione di mutui per edilizia residenziale pubblica, scolastica e culturale e viabilità. Grazie alle due delibere il Comune avrà una capacità di investimento e di spesa di circa 14 milioni. Con la variazione  di bilancio si vanno a contestualizzare l’utilizzo dei 5 milioni di avanzo libero dell’ente (tra questi i 2 milioni per l’accordo sul Bonolis). “Non graverà nulla sui cittadini – ha replicato l’assessora Di Padova al consigliere Cozzi -. Ci sono state maggiore entrati dalla Tari e respingo le accuse. Gravano sui cittadini invece i 360.000 euro per il mancato pagamento, dal 2014 al 2017, delle bollette della luce e anche per il mancato pagamento fino al 2016 all’Asp1 per la quota spettante all’ente comunale per gli ospiti della Casa di Riposo De Benedictis. Parliamo di circa 700.000 euro. Sono cifre importanti“.

All’interno della variazione di bilancio ci sono poi risorse per gli asfalti (700.ooo euro),  – ha detto la Di Padova – per i parchi gioco, per le scuole, gli asili nido con il famoso contribuito di 497.000 euro per la Casetta sul Fiume e che servirà a completare il finanziamento del Pnrr. Poi investimenti anche sui ponti cittadini, 128.000 euro per l’acquisto di un automezzo e di mezzi per la protezione civile e 119.000 euro per l’avvio della tariffa puntuale che partirà nel gennaio del 2025. Una serie di risposte per i  nostri cittadini e tra queste anche i 930.000 euro accantonati per il MoTe. Insomma è una variazione di bilancio prudenziale ma che riesce a dare risposte concrete alla cittadinanza“.

Nella richiesta di 9 milioni a Cassa depositi e prestiti con  l’accensione di un mutuo tante risorse per le manutenzioni, circa 2 milioni e mezzo, oltre ai 2 milioni e mezzo per la riqualificazione delle due palazzine chiuse di Via Longo e un milione per le scuole cittadine.  “Infine due milioni di euro per il completamento delle opere i cui finanziamenti non risultano essere congrui“. ha aggiunto l’assessora Di Padova. E l’acquisto della Banca d’Italia? “L’importo totale è di 1.350.000 euro. Si autofinanzia grazie all’affitto di 95.000 euro annui che pagheremmo con la rata di 100.000 euro del mutuo“.

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