ROSETO DEGLI ABRUZZI – “Pace fiscale a Roseto: è questo il messaggio che l’amministrazione Nugnes sta cercando di diffondere per nascondere la vera natura del provvedimento di rottamazione che coinvolge interessi e sanzioni sui tributi non pagati dal 2000 al 2022 adottato durante la scorsa seduta del Consiglio comunale” esordisce così il consigliere Teresa Ginoble sulla delibera che ha spaccato fortemente maggioranza e minoranza.

Non si può e non si deve mistificare la realtà. Nugnes e la sua squadra di governo hanno deciso di cancellare definitivamente oneri per un importo superiore ai 3 milioni di euro in favore di chi è debitore verso il Comune. Ho sempre sostenuto la necessità di aiutare i cittadini in difficoltà e anche stavolta sarei stata favorevole se questa misura fosse stata studiata e calibrata in funzione di comprovate difficoltà economiche. Invece il sindaco Nugnes ha avallato uno strumento che, senza alcuna distinzione, sarà fruibile anche da chi non ha pagato i tributi nel corso del tempo pur godendo di ampie disponibilità per farlo” precisa il consigliere Ginoble.

Con estremo senso del dovere e con prudenza sia il dirigente del settore di riferimento sia il collegio dei revisori hanno rilasciato un parere sfavorevole nei confronti di una misura che potrebbe, all’atto pratico, generare un buco di bilancio di svariati milioni di euro. La mossa ha natura prettamente clientelare a mio avviso è per questo che continuo a manifestare il mio ampio disappunto. Non posso tollerare l’idea che tra qualche anno siano tutti i cittadini a dover pagare le conseguenze di un vantaggio ora concesso a chi, pur potendolo fare, si è sottratto al pagamento di quanto dovuto all’Ente” aggiunge il consigliere.

Non soddisfatta dall’aver già approvato un provvedimento per annullare le somme legate alle liti pendenti che ha determinato il venir meno di circa 300mila euro in bilancio, questa amministrazione, nonostante le mie ripetute sollecitazioni in Consiglio, continua a dimenticare le fasce deboli della nostra Città per le quali nessun provvedimento a sostegno è stato mai adottato” conclude Ginoble.