L’AQUILA – “È corretto l’operato della Soget, la società di riscossione che opera per conto della Regione, che sta inviando in questi giorni cartelle di pagamento per il recupero dei bolli auto non pagati nel 2011 e nel 2012”. Lo ha detto, nel corso dell’odierna seduta del Consiglio regionale in corso di svolgimento all’Aquila, l’assessore alle Finanze, Guido Liris, rispondendo a un’interpellanza del consigliere salviniano Simone Angelosante, che sostanzialmente ritiene prescritti i termini della riscossione. “I termini entro i quali deve agire la Regione – ha spiegato ancora Liris citando tecnicamente le norme – sono dunque un tre più tre: tre anni per la postalizzazione di un avviso di accertamento, cui si aggiungono altri tre anni per attivare il recupero coattivo, salvo proroghe o sospensioni”. Angelosante, però, si è detto poco convinto dall’interpretazione offerta da Liris, sostenendo, anch’egli
norme e sentenze alla mano, che il pagamento non è dovuto se dopo il 31 dicembre del terzo anno a quello in cui l’accertamento è divenuto definitivo, il contribuente non riceve alcun sollecito di pagamento o cartella. La norma base citata dal consigliere della Lega è l’articolo 1, comma 163, della legge 296/06. “Gli atti pervenuti ai contribuenti relativi al bollo 2011-2012 – ha chiarito in conclusione Liris – non sono viziati da alcuna prescrizione e l’obbligazione tributaria deve essere assolta”. L’assessore non ha fatto mancare un accenno polemico sul piano più squisitamente politico: “Il dubbio mi sorge nei confronti di alcune associazioni dei consumatori che lanciando
un allarme, infondato, mettono in una condizione di falsa aspettativa i cittadini. L’effetto mediatico può produrre ritardi o mancati pagamenti, con l’ulteriore aggravamente che i cittadini si troverebbero poi costretti a sborsare ulteriori soldi. Su materie di questo tipo è fondamentale il confronto con gli enti preposti” – (ANSA).