Prosegue senza sosta, presso il carcere delle “Costarelle”, lo sciopero della fame consistente nell’astensione dalla mensa di servizio alla quale stanno partecipando decine di agenti “sfrattati” e che con ogni probabilità, qualora le cose non dovrebbero cambiare, saranno messi all’angolo a seguito della politica di rivisitazione degli alloggi collettivi di servizio.

-A dirlo è Mauro Nardella Vice Segretario Generale UIL PA Polizia Penitenziaria Abruzzo e componente della CST UIL Adriatica Gran Sasso –

Non si è fatta quindi attendere la protesta di chi si sente defraudato del diritto a permanere in quella che da anni ha rappresentato la propria dimora abitativa. Gli agenti ritengono rappresenti un insuccesso l’attuazione di una politica che, seppur volta a ristrutturare una struttura al limite della vivibilità, ha di molto ridotto i posti letto all’interno della stessa e quasi tutti assegnati al contingente del Gruppo Operativo Mobile e a tutto questo la UIL non vuole far mancare il prorpio contributo.

-Sottolinea Nardella-

Proprio l’altro giorno è stata inviata una lettera al Prefetto con la l quale si chiede un fattivo intervento volto a risolvere la delicata questione. Il tutto anche e soprattutto in considerazione del fatto che, riducendo le permanenze all’interno del perimetro carcerario di persone dedite ad assicurare la sicurezza anche fuori dal servizio, il loro apporto in caso di eventi critici di una certa portata e legata a possibili scosse di terremoto o altro potrebbe non essere tempestivo così come invece avverrebbe se gli stessi fossero immediatamente reperibili in loco.

-Specifica ulteriormente il dirigente UIL-

Resta comunque il fatto che il personale sfrattato potrebbero vedersi di molto alleggerito il portafogli proprio perché la soluzione adottata prevede un aggravio in fatto di emolumenti da versare davvero notevole.

-Continua Nardella-

La protesta continuerà fino a quando non verremo convocati dal Prefetto e dal Sindaco. Sarà in quella occasione che la UIL presenterà le controproposte utili a fare rientrare il tutto. Un sentito ringraziamento mi sento di rivolgerlo anche a chi, essendo residente in città e quindi non interessato alla vertenza, sta offrendo il suo personale contributo astenendosi anch’esso dal pranzo e dalla cena in carcere.

Intanto alla protesta si associa l’intera segreteria della UIL Pubblica Amministrazione capitanata dal Segretario Generale Regionale Franco Migliarini segno che forte sta diventando il sostegna a questa vertenza.