TERAMO – Riscontro con piacere la lettera aperta che Comunione e Liberazione ha voluto indirizzare a noi candidati Sindaci, chiedendo di rimettere al centro della politica la persona umana. La lontananza fra i cittadini e chi gestisce la Cosa pubblica è sempre più marcata perché la fiducia della comunità viene meno ogni qualvolta le promesse vengono disattese da chi si è pubblicamente impegnato a mantenerle. Il coraggio delle scelte, compiute in base all’etica della responsabilità e del servizio al bene pubblico, impone risposte chiare, prive di fumosità tipiche di chi non abbia interesse alcuno alla risoluzione dei problemi.
Nella Vs. missiva vi sono sollecitazioni largamente condivisibili sui valori che occorre rinfocolare e, sostanzialmente, sei punti focali:
1) Adozione e implementazione del PEBA (Piano di Abbattimento Delle Barriere Architettoniche).
2) Sostegno alla disabilità.
3) Attuazione integrale delle Legge n. 68/1999.
4) Interventi attuativi delle Legge sul “Dopo di noi”.
5) Sostegni concreti per le famiglie.
6) Supporto incondizionato al Volontariato.
La risposta a queste domande risiede nell’ordine delle priorità che ciascuna Amministrazione stabilisce:
1) È più importante che un numero ridotto di persone disabili non incontri barriere fisiche nella sua vita quotidiana a Teramo, oppure è più importante che un numero enorme di cittadini possa assistere ad un evento o ad una manifestazione? La mia priorità è la prima e, se non si reperissero i soldi per poter realizzare entrambe le cose, occorrerebbe giocoforza prediligere l’abbattimento delle barriere architettoniche.
2) È più importante investire risorse per agevolare la vita anche sociale dei disabili, dalla formazione culturale alla passione sportiva, dal tempo libero alla vivibilità della città, oppure è più importante finanziare festeggiamenti? La mia priorità è la prima e, se non si reperissero i soldi per poter realizzare entrambe le cose, occorrerebbe giocoforza prediligere gli investimenti per migliorare la vita dei disabili.
3) È più importante applicare la Legge n. 68/1999 sul collocamento lavorativo delle persone con disabilità, oppure è più importante violare la legge per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone non disabili? La mia priorità è la prima, quindi occorre una verifica scrupolosa per ciascun Ente pubblico, non solo il Comune di Teramo, finalizzata a verificare la puntuale applicazione della Legge e, di conseguenza, procedere alle assunzioni necessarie (e anche a quelle non necessarie, ma possibili).
4) È più importante applicare la Legge n. 112/2016 attuando specifiche tutele per le persone con gravi disabilità quando viene meno il sostegno familiare, cioè il cosiddetto “Dopo di noi”, oppure è più importante lo sfalcio dell’erba? La mia priorità è la prima e, se non si reperissero i soldi per poter realizzare entrambe le cose, occorrerebbe giocoforza prediligere – con risorse umane oltre che economiche – l’attuazione concreta degli interventi e dei servizi richiesta per il “Dopo di noi”.
5) È più importante offrire il massimo sostegno alla famiglia, che è la base del futuro di ogni comunità, oppure è più importante svolgere un torneo ludico? La mia priorità è la prima e, se non si reperissero i soldi per poter realizzare entrambe le cose, occorrerebbe giocoforza prediligere l’attuazione di ogni sostegno possibile per la famiglia.
6) È più importante sostenere il Volontariato (che esiste per aiutare chi è in condizione di povertà, giovani in difficoltà, anziani, disoccupati, persone individualmente o socialmente fragili), anche per il tramite dell’opera commendevole del CSV, oppure è più importante fare una mostra? La mia priorità è la prima e, se non si reperissero i soldi per poter realizzare entrambe le cose, occorrerebbe giocoforza prediligere l’attuazione di ogni sostegno possibile per il Volontariato. – La candidata Sindaca di Teramo, Maria Cristina Marroni –