TERAMO – Le ultime dichiarazioni del coordinatore di Futuro In Giovanni Battista Quintiliani fanno capire quanto l’ex consigliere comunale sia confuso, se non dirittura assente, rispetto alla discussione sul futuro delle nostre scuole.
Fa sorridere che accusi l’amministrazione D’Alberto di mancanza di visione e programmazione, quando l’intero patrimonio edilizio scolastico del nostro comune è già interamente finanziato grazie a diversi canali, a partire da quello sulla ricostruzione.
Risorse che la maggioranza D’Alberto è riuscita ad intercettare proprio grazie alla sua capacità di recuperare i ritardi e le mancanze delle amministrazioni che ci hanno preceduti e che fanno riferimento, politicamente, proprio al gruppo politico di cui Quintiliani era ed è espressione.
Ci chiediamo quindi dove fosse il coordinatore di Futuro In mentre i suoi referenti governavano la città portando a lenta consunzione i nidi pubblici, quando mortificavano la scuola disinteressandosi completamente dell’edilizia scolastica, quando invece di programmare interventi sulle strutture preferivano impegnarsi nel discutere tra loro, fino a portare la città al commissariamento. Eppure siamo certi che l’attuale coordinatore di Futuro In ricordi benissimo quei tempi, almeno quanto ricorda la propria firma in calce alle dimissioni di massa, causa della caduta dell’ultima Amministrazione di cui Quintiliani era sostenitore.
Fa sorridere, quindi, che sia proprio lui a criticare questa Amministrazione, quando il gruppo di Futuro In si è contraddistinto per una visione totalmente fallimentare sulla scuola, mai improntata a implementarne le risorse umane e strumentali, tanto da non poter ricordare nessun investimento significativo sull’edilizia scolastica da parte delle ultime amministrazioni di centrodestra.
Questa Amministrazione, al contrario, fin dal suo insediamento, ha lavorato a testa bassa per intercettare tutti i possibili finanziamenti sulle scuole, per potenziare il sistema degli asili nido pubblici, salvandoli e bandendo i primi concorsi per educatori ed educatrici dopo 40 anni, progettando scuole sicure per i nostri figli.
Varrebbe poi la pena ricordare a Quintiliani che le missioni e le relative componenti del PNRR, a cui fanno riferimento altrettanti investimenti, anche relativi all’edilizia scolastica, non si esauriscono nella missione 2 relativa alla “Rivoluzione verde e transizione ecologica” a cui fa riferimento.
Ma evidentemente il coordinatore di Futuro In non ha studiato abbastanza. La prossima volta, invece di rimediare una figuraccia, farebbe bene a informarsi.
Coordinamento Bella Teramo