Cosa deve fare un uomo per avere il diritto di tornare a sognare? Luigi Leonardi testimone di giustizia, ha varcato la soglia della speranza un giorno lontano di  tanti anni fa e si è incamminato lungo un percorso accidentato, difficile, aspro come la paura che viaggia da quel giorno con lui. Luigi Leonardi ha denunciato e fatto arrestare gli uomini della camorra.

Ma la storia di Luigi Leonardi è una di quelle storie che hanno dell’incredibile, perfetta per un film, devastante se parliamo di vita vera come in questo caso. La storia dell’imprenditore che ha denunciato le estorsioni firmate dalla criminalità organizzata delinea perfettamente i confini entro i quali si muove una giustizia che non funziona. Luigi Leonardi, a causa delle estorsioni, ha perso due fabbriche di impianti di illuminazione, i negozi e la casa. Negli anni ha subito minacce ed è stato aggredito, picchiato e sequestrato. Le sue dichiarazioni hanno portato a due processi. E’ accaduto che, nonostante si sia ribellato al “sistema” che cercava di stritolarlo presentando 18 denunce nell’arco di 12 anni, e nonostante che il primo processo – giunto a sentenza di primo grado il 31 maggio 2010- abbia sentenziato pesanti condanne per 63 persone, e periodi di reclusione che vanno tra 5 ai 17 anni, la Stato lo ha abbandonato.

Testimone di scuola zoo, da alcuni anni gira le scuole di tutta Italia  e il 23 maggio  sarà uno dei testimoni importanti  che – con l’animazione di scuola zoo  di Backstage dance studio  e Elite dance Teramo – incontrerà le scuole di Teramo in piazza Martiri della Libertà  per la giornata  di celebrazione del XXX anniversario delle stragi di Capaci e via D’amelio  organizzata dal Premio Borsellino, in collaborazione con l’associazione nazionale magistrati abruzzesi e il Comune di Teramo.  Questo imprenditore coraggioso, Luigi Leonardi, che ha deciso a soli 27 anni di combattere il sistema camorristico opponendosi nonostante la consapevolezza che la sua vita non sarebbe stata del tutto facile dopo la denuncia oggi è il testimone più richiesto nelle scuole  che fanno educazione alla legalità, e ripete . “Avrei voluto avere figli…una casa mia…sposarmi… una quotidianità normale…” racconta tra le minacce ricevute . “Ma una cosa so per certo: ho fatto e sto facendo ciò che è giusto  e io resto, sono loro che devono andarsene. E dico ai ragazzi vivete la vostra vita a testa alta. Chi ha paura muore ogni giorno”