TERAMO – «Su questa vicenda non torneremo assolutamente indietro». L’assessore al Traffico, Maurizio Verna, era stato lapidario quando era scoppiato “il caso” delle corsie ciclabili da realizzare lungo viale Crispi e che, nel tratto davanti la Casa di riposo “G. De Benedictis” , avevano visto gli stalli per le auto in sosta disposti in fila e non più a pettine così come era fino a quel momento con una conseguente perdita del numero dei posti auto ai danni non solo della struttura ma di tutta la zona. Come sempre l’assessore era insorto, come sempre alla rappresentazione del problema mi aveva tacciato di “sciacallaggio”. Ebbene, questa mattina la ditta incaricata (nel caso specifico i lavori non sono stati effettuati dalla Teramo Ambiente) è tornata nel tratto davanti alla “De Benedictis” ed è…tornata indietro, nel senso che sono ripristinati gli stalli così come erano, quindi a pettine, smentendo clamorosamente le posizioni espresse dall’assessore. Posizioni su cui era stato invece chiaro fin dal primo momento il Commissario straordinario dell’Asp1, Roberto Canzio, e i fatti adesso gli danno ragione. Il Commissario aveva infatti subito indicato, sulla scorta degli uffici, la proprietà privata che rimanda alla Asp1 – e quindi non al Comune – dello spazio antistante la recinzione del complesso. Detto questo, una domanda va posta: si è trattato di un evidente, ostinato errore ma adesso a chi verranno addebitate le spese da sostenere per il ripristino dei vecchi stalli e il rifacimento della segnaletica che hanno un costo? A margine, una riflessione. La realizzazione delle corsie ciclabili su viale Crispi è del tutto inadatta proprio per la conformazione del viale che non ha l’ampiezza, ad esempio, di via Po: con le corsie se ne è ulteriormente ristretta la larghezza, ricordando che su entrambi i lati ci sono auto in sosta. A questo punto, nel caso in viale Crispi dovessero incrociarsi due mezzi pesanti, adesso per il ciclista aumenta il fattore rischio. E anche a proposito di via Po, che abbiamo citato, non mancano le perplessità sull’opportunità (e non solo) di avere realizzato le corsie nelle prossimità di un accesso che è autostradale, nello specifico alla A24. Morale: la presunzione, nella vita così come nella politica, capita che arrivi a cavallo e se ne torni a piedi. L’assessore Verna adesso chieda pubblicamente scusa ai cittadini per l’ ennesimo errore e per l’ ennesima dimostrazione di superficialità.
Luca Corona
Consigliere comunale Oltre