TERAMO – Non è che si possa insistere all’infinito se abbiamo una società calcistica amabile ma che non riesce proprio a comunicare.
Magari sarà anche conseguenza della sintesi di un progetto non ancora portato a termine, ma è comunque un limite il non riuscire a comprendere che Teramo è abituata ad altro, anche quando nel 2008 ripartì daccapo, con idee e progettualità ben note da subito.
Il Città di Teramo il proprio campionato lo ha già vinto, matematica o non: sarebbe già stato tempo di ascoltare direttamente la voce della proprietà su quel che intenderà fare. E come. E con chi, eventualmente.
Continuiamo invece a registrare il nulla cosmico, che si scontra da troppo tempo con le aspirazioni che hanno appena superato il primo step, quello dovuto per “legge divina” ma che ti proietta già in una dimensione molto diversa da quella rimasta alle spalle, speriamo per l’eternità.
Certo rimangono aperte le problematiche sull’impiantistica e sul settore giovanile ma ci chiediamo se siano propedeutiche o meno al calcio del domani: perché nessuno ce lo dice con chiarezza come dovrebbe?
Nella trasmissione di stasera continueremo a porre interrogativi in tal senso, senza dimenticare mai quel che di buono si è fatto. Non a caso, proprio in questo ambito, sarà ospite il DS Paolo D’Ercole ed ovviamente Tonino Valbruni e Marino De Colli.
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