Dopo il turno di riposo a causa dello svolgersi delle Final Eight di Coppa Italia, che hanno visto i trionfi di Treviso ed Omegna, l’Adriatica Press Teramo è pronta a rituffarsi in un campionato che si avvia verso un infuocato rush finale. Mancano infatti sette partite, sette finali che i ragazzi di coach Domizioli sono pronti a giocare fino alla fine, carichi più che mai per ottenere la tanto agognata salvezza diretta. L’impresa è ardua ma assolutamente alla portata dei biancorossi, che vorranno sfruttare ogni occasione che gli si presenterà davanti. All’orizzonte si staglia il derby contro il Giulianova, squadra che dopo un girone d’andata esaltante ha faticato tantissimo in quello di ritorno, a causa soprattutto di vari infortuni che hanno decimato il roster a disposizione di coach Ciocca. Guai però a prendere sottogamba i cugini giallorossi, pericolosissimi soprattutto tra le mura amiche del Pala Castrum e reduci comunque da una fase di recupero dopo il pessimo inizio del girone di ritorno.

Chi vivrà un derby nel derby, tutto personale, è il Prof. Claudio Mazzaufo, giuliese di nascita ma teramano d’adozione. Il Prof nel fine settimana appena trascorso ha fatto parte della spedizione azzurra, in occasione degli Europei Indoor di atletica leggera che si sono svolti a Glasgow e che hanno visto l’Italia conquistare un oro, un bronzo ed un ottavo posto nel medagliere. Un bottino tutto sommato positivo, in quella che a tutti gli effetti è stata una tappa intermedia nel percorso che conduce ai Mondiali di Doha (Qatar) e soprattutto alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Abbiamo colto quindi le impressioni del Prof. Mazzaufo sia sugli Europei Indoor di Glasgow sia ovviamente sul derby che si giocherà domenica contro il Giulianova.

Prof come sono andati questi Europei di atletica leggera? Facci un bilancio della tua esperienza a Glasgow.

L’esperienza di Glasgow è stata entusiasmante, sentire l’inno italiano in questi contesti è sempre emozionante. Tamberi è ritornato ai suoi livelli e ha rivinto una grande manifestazione con grande personalità e con grande sicurezza tecnica e condizionale. Un’esperienza quindi positiva a 360 gradi tenendo conto anche del bronzo della 4×100 femminile e di altri piazzamenti positivi. L’atletica italiana si è ben comportata, arrivando ottava nel medagliere. La Scozia poi è una nazione incredibile e Glasgow ha un fascino tutto suo che ti cattura da subito.

Parliamo adesso del derby contro Giulianova, che tipo di partita sarà?

E’ una situazione particolare ma lo era anche all’andata, con il Teramo in una condizione di difficoltà e Giulianova in serie positiva. Adesso Giulianova ha rallentato nel girone di ritorno ma questo non deve trarre in inganno perché è una squadra ben organizzata, ben allenata e con ottimi giocatori che cercherà di sfruttare il fattore campo. Noi abbiamo necessita di fare punti perché vogliamo a tutti i costi riuscire nell’impresa di conquistare la salvezza diretta e stiamo lavorando per questo. E’ un derby e quindi essendo un derby è aperto a tutti i pronostici, mi aspetto una partita nervosa e molto combattuta ma noi l’affronteremo con il massimo impegno. I ragazzi si stanno allenando bene, il morale è alto e dobbiamo vincerlo a tutti i costi. Coach Domizioli saprà trovare le giuste contromisure.

Per te è sempre un derby particolare essendo giuliese di nascita ma teramano a tutti gli effetti.

Da giuliese di nascita ti dico che il vero derby è quello che si gioca nel calcio, questo è un derby aggiunto ma perché nella pallacanestro i veri derby sono con Campli (nelle categorie “inferiori”) e con Roseto (nelle categorie “superiori”). Questo non significa che è un derby privo di fascino perché il campanilismo tra Teramo e Giulianova ha sempre la sua importanza storica. In questo campo lavoro per il Teramo ed il mio cuore sta a Teramo e tiferò Teramo, questo però non significa che ci sia un odio sportivo nei confronti del Giulianova, così come per Campli e Roseto. Da parte mia c’è grande rispetto per quello che hanno fatto in passato, per quello che stanno facendo nel presente e quello che faranno nel futuro. Tra noi addetti ai lavori ci dev’essere grande rivalità nel momento in cui si calca il parquet ma ci deve’essere sempre grande rispetto e sportività fuori dal campo, indipendentemente dai derby. Mi auguro che sia una partita corretta sugli spalti e che ci sia una grande e leale carica agonistica ma che non si vada oltre, sono partite che hanno un fascino sportivo tutto particolare e tali devono rimanere.