TERAMO – Ieri sera qualcuno l’ha avvistata nei pressi della Casa del Popolo: con la sua scopa malconcia, il sacco colmo di doni si è messa subito all’opera.
Ha lavorato senza sosta, sostenuta dalla forza di chi con generosità ha donato e di chi con impegno l’ha aiutata a riempire quel sacco. E oggi, finalmente, il gran giorno è arrivato: la Befana Popolare ha raggiunto i centri per migranti e le strutture che si occupano per minori del nostro territorio, portando doni e dolciumi e speranza.
La consegna dei pacchetti è stata, come sempre, il momento più emozionante. Ogni dono ha acceso un sorriso, ogni incontro ha scaldato un cuore. È stato in quegli occhi pieni di stupore, in quegli abbracci senza parole, che abbiamo visto brillare la sua vera magia: un gesto semplice e rivoluzionario, capace di abbattere muri invisibili e creare legami profondi.
La Befana Popolare, per chi in questi anni l’ha conosciuta, non è una Befana qualunque. Lei vola con la sua scopa, attraversa terre, popoli e cieli. Per lei, i confini sono solo orribili convenzioni, le barriere terribili oppressioni. La sua magia è diversa: non è fatta di trucchi o incantesimi, ma della forza di un gesto semplice e rivoluzionario, capace di unire dove il mondo divide. In un’epoca che costruisce muri e gabbie, lei li rovescia. Dove l’oscurantismo ci vuole chiusi e isolati, lei apre i sentieri della solidarietà. La sua è la magia che si organizza dal basso, della comunità che costruisce una solidarietà concreta e reale.
E tutto questo, come ogni anno, è stato possibile anche grazie a voi. Grazie a chi ha impacchettato ogni dono con cura e amore, alle Befane che hanno percorso chilometri, e a chi ha risposto al nostro appello, donando con generosità e cuore. Tutti e tutte particelle pulsanti di questo cuore magico, creatori e creatrici di una resistenza solidale che quotidianamente lavora per costruire qualcosa di diverso.
La Befana Popolare non si ferma qui. Oggi ci saluta, lasciandoci con un messaggio chiaro: continuare a resistere, abbattere i muri, organizzare dal basso un’alternativa a questa società chiusa e oscurantista. E per tutti gli altri, per chi alimenta la paura, per chi costruisce fabbriche di morte e oppressione, a loro non resta che il giusto, freddo e nero carbone.