TERAMO – Due film sulla drammatica condizione femminile in Iran, “La bambina segreta” e “La testimone”, patrocinati da Amnesty International Italia, la nuova commedia del maestro Claude Lelouch “Finalement”, il titolo vincitore a Cannes del Gran Premio della giuria “Amore a Mumbai”, il thriller del visionario M. Night Shyamalan “Trap”, infine il racconto della difficile condizione lavorativa di un rider in “Anywhere Anytime”. Sei titoli che raccontano la contemporaneità, nei suoi lati tragici, oscuri, di oppressione o sfruttamento, ma anche dal punto di vista dei sogni e della speranza, nel nuovo ciclo di programmazione con cui prosegue a Teramo nella multisala Smeraldo la 32esima edizione di Alternativa Cinema, la rassegna d’essai curata per il cinema di via Maestri del Lavoro dalla giornalista culturale Anna Fusaro. Appuntamento ogni giovedì, con doppia proiezione, alle 18 e alle 21. Biglietto 6 euro. Primo titolo di questo secondo segmento della rassegna è giovedì 7 novembre “La bambina segreta” (Iran, Francia, Qatar, 2022, durata 86 minuti) di Ali Asgari, 40enne regista iraniano formatosi in Italia (studi a Roma Tre). La giovane ragazza madre Fereshteh ha il problema di nascondere alla legge e ai suoi genitori, in arrivo a Teheran, la propria bambina nata fuori dal matrimonio; insieme all’amica Atefeh vagherà una lunga notte per la città cercando qualcuno che possa accudire temporaneamente la piccola. Giovedì 14 novembre è in scaletta la commedia sentimentale “Finalement” (Francia, 2024, 127’) di Claude Lelouch, presentata all’ultima Mostra di Venezia. Il brillante avvocato Lino (Kad Merad), bugiardo incallito, colpito improvvisamente da un’inspiegabile malattia che gli impedisce di mentire, lascia professione e famiglia per intraprendere un viaggio attraverso la Francia. Giovedì 21 novembre ecco “All we imagine as light – Amore a Mumbai” (Francia, India, Olanda, Italia, 118’) della 38enne regista Payal Kapadiya, un film forte e delicate come le due protagoniste, immigrate nell’affollata megalopoli industriale indiana. Condividono un piccolo appartamento, lavorano nello stesso ospedale come infermiere, sono provate dalle rispettive relazioni: l’indù Anu è innamorata di un musulmano, Prabha è sposata a un uomo che se n’è andato in Germania; un giorno le due donne partono con un’amica per un lontano villaggio, dove scopriranno un diverso stile di vita. Altro film patrocinato da Amnesty è, giovedì 28 novembre, “La testimone – Shahed” (Germania, Austria, 100’) di Nader Saeivar, stretto collaboratore di Jafar Panahi, regista perseguitato dal regime iraniano. Il fim è un bellissimo racconto del coraggio di una donna, Tarlan, insegnante in pensione, che alla scomparsa della figlia adottiva Zara sospetta che la ragazza sia stata uccisa perché non indossava bene il velo. Ma sia il marito che le autorità ostacoleranno la ricerca di Tarlan della verità. “La testimone” fa rivivere la storia di Mahsa Amini, la giovane trucidata due anni fa dalla cosiddetta polizia morale e diventata simbolo di una rivolta poi soffocata nel sangue dal regime teocratico degli ayatollah. Giovedì 5 dicembre è in calendario “Trap” (Gran Bretagna, Usa, 105’), thriller poliziesco di M. Night Shyamalan. Un’intera task force di polizia sulle tracce dell’omicida seriale The Butcher (il macellaiao) ha organizzato il concerto-trappola della musicista Lady Raven per individuare il killer, un irreprensibile padre di famiglia (Josh Hartnett) che lì accompagnerà la figlia adolescente, fan della cantante. Giovedì 12 dicembre è in programma “Anywhere Anytime” (Italia, 82’), opera prima di Milad Tangshir, autore iraniano da molti anni in Italia. Il giovane Issa (Ibrahima Sambou) è un immigrato clandestino che vive a Torino; dopo essere stato licenziato trova un altro lavoro come rider grazie a un amico e inizia a fare consegne a domicilio girando la città con una bicicletta comprata a pochi soldi, ma una sera la bici gli viene rubata.