TERAMO – La Cattedrale di Teramo gremita. Attorno alla piccola bara tanti palloncini bianchi, una torta di compleanno per i suoi 7 anni che aveva compiuto il 31 ottobre scorso, tantissime letterine da parte dei piccoli compagni di scuola, una maglietta di Superman che aveva indossato fino a pochi giorni prima della resa, un bambolotto de l’Uomo Ragno e tante, tante lacrime. Indimenticabili.

L’addio al piccolo Giorgio Pompilii, “Re Giorgio” come amavano chiamarlo i genitori, morto a causa di una malattia degenerativa, è stato intensamente vissuto da tutti, in uno stato emozionale generale che non è descrivibile: cosa significhi perdere un filgio, una creatura, è un dolore terrificante per i genitori e non soltanto. E’ come se ti abbiano strappato il cuore in piccoli pezzi. Nulla sarà più come prima per Paolo e Manuela e per la dolcissima sorellina.

Possiamo soltanto stringerci al dolore, amorevolmente.

F O T O