TERAMO – Più di quattrocento maturandi e studenti universitari provenienti dalla diocesi di Teramo-Atri si sono recati oggi ad Assisi per il tradizionale pellegrinaggio promosso dagli Uffici diocesani per la Pastorale Universitaria, per la Pastorale Giovanile e per la Pastorale Scolastica.
Giunti con otto autobus partiti da Teramo, Nereto ed Atri, i giovani sono arrivati al mattino nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Sul sagrato della chiesa gli studenti del conservatorio “G. Braga” si sono esibiti in una piccola esecuzione dal vivo. Poi tutti insieme le ragazze e i ragazzi hanno partecipato alla Santa Messa presieduta dal Vescovo Lorenzo Leuzzi. Durante l’offertorio è stata accesa una lampada per invocare il dono della pace, in comunione con le numerose organizzazioni cattoliche presenti oggi a Roma per manifestare a favore della pace in Ucraina e in tutto il mondo.
Nel pomeriggio, dopo una visita alla città alta di Assisi, ci si è ritrovati nella Basilica superiore di San Francesco per una preghiera e un saluto agli studenti da parte di Monsignor Leuzzi.
La giornata si è conclusa nella cripta della Basilica inferiore che custodisce la tomba di San Francesco, dove i ragazzi hanno deposto la lampada della pace.
«Siamo veramente contenti della risposta degli studenti e degli istituti» ha dichiarato il direttore della Pastorale Giovanile don Massimo Balloni. «Siamo inoltre grati all’Istituto Braga per il bellissimo momento musicale offertoci. Nei sorrisi e nell’entusiasmo dei ragazzi presenti qui oggi c’è l’immagine della Chiesa che ci piace».
A nome della Pastorale Universitaria parla invece il direttore don Marcello Iuliani. «Siamo veramente contenti di questo pellegrinaggio. Un momento di fraternità, di fede, di comunione profonda e di conoscenza tra di noi. Abbiamo portato ad Assisi tanti volti giovani e respirato un’aria di gioia, in una giornata dedicata alla pace nella città di un santo così legato alla pace».
Per la responsabile diocesana della Pastorale Scolastica, Giusy Pelatti «oggi Assisi è stata la cornice dentro la quale i giovani hanno disegnato con le loro pennellate i colori della Pace».