PESCARA – Si è tenuto nei giorni scorsi, nella sede dell’Istituto paritario “Mecenate” di Pescara, un incontro tra gli studenti, il coordinatore di Comunità socio-educativa e educatore di strada, Luca Fortunato e la Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo, Maria Concetta Falivene, promotori dell’iniziativa. “Abbiamo iniziato un percorso di ascolto degli studenti dell’Istituto Mecenate – ha spiegato Falivene – per promuovere un processo di prevenzione dalle insidie che i nostri ragazzi affrontano durante il percorso adolescenziale, in particolare uso di droga e alcol oltre al bullismo ed altri disagi. Vogliamo portare avanti una interlocuzione costante con i giovani e questa prima giornata di confronto si è rivelata davvero indicativa. Dobbiamo dedicare tempo, ascoltarli e guidarli con autorevolezza. Il mio ringraziamento va alla Presidente del Mecenate Federica Chiavaroli che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa”.
“Dobbiamo aiutare i nostri giovani – ha sottolineato Chiavaroli – e ascoltare le loro emozioni, le loro richieste di aiuto e la scuola in tal senso può facilitare il confronto”. Luca Fortunato ha aggiunto: “Abbiamo pensato a un progetto che sia per i ragazzi e con i ragazzi: incontrarli dove sono, ‘andarli a cercare’, essere accompagnatori di sogni, supporti solidi alla ricerca del senso profondo della vita. Per questo la nostra ‘Educativa di strada’ sarà un percorso da realizzare per metà nelle stesse scuole, luoghi formativi per eccellenza, e per metà appunto in strada, nei bar, nei locali, nei centri sportivi, nei quartieri più a rischio. Essere lì dove sono loro per offrire una risposta concreta e credibile ai bisogni dei nostri ragazzi, che spesso vagano alla ricerca di risposte e poi finiscono per perdersi”.
La Garante ha voluto rimarcare come creda fortemente in questo progetto “che vuole alimentare il confronto sulle problematiche che vivono quotidianamente i ragazzi e dopo le giornate di colloquio in aula andremo per strada per guardare con maggiore consapevolezza le conseguenze di una vita dissoluta. Sarà un’occasione per incontrare anche altri coetanei in quei luoghi dove emergono le peggiori insidie. Prossimamente quindi ritorneremo al Mecenate per portare avanti il percorso iniziato oggi”. (ACRA)