TERAMO –  Una riunione chiesta dagli operatori turistici della montagna anche per comprendere quanto accaduto in questi giorni. Nella sala giunta della Camera di Commercio gli operatori di Prati di Tivo si sono confrontati con il Presidente della Provincia Diego Di Bonaventura e il liquidatore della Gran Sasso Teramano, Gabriele Di Natale. Con loro il gestore degli impianti Marco Finori e il Sindaco di Pietracamela Michele Petraccia. Il punto sul decreto ingiuntivo presentato dal Sindaco di Fano, Luigi Servi (oggi non presente), è stato l’argomento più spinoso e dibattuto. La sintesi è che ci si daranno 48 ore di tempo per riflettere e per trovare una soluzione, che potrebbe essere anche quella di rimettere in bonis la società, come indica il Presidente Diego Di Bonaventura… sullo sfondo lo spettro dell’istanza di fallimento. Nel corso della riunione è venuto fuori un altro decreto ingiuntivo, da parte dell’Amministrazione Separata Beni di Uso Civico dell’Antica Università di Pietracamela Prati di Tivo, per 54.000 euro. “Qualcuno vuole metterla la montagna teramana in ginocchio” – ha detto il Presidente Di Bonaventura – se la società fallisce decade il progetto di rilancio“.  Di Bonaventura rilancia l’idea di una nuova strada, quella veloce.