TERAMO – Comprendo l’imbarazzo del Sindaco ma pretendiamo una risposta e la domanda, facile facile, e’ la seguente: Chi paga? Non vogliamo sapere come mai tra oltre 35 Sindaci soci, quello di Teramo sia stato l’unico a fare ricorso contro l’elezione a larghissima maggioranza del cda del Ruzzo. Non vogliamo neanche sapere i motivi che lo inducono a votare contro, in beata solitudine, tutti gli atti di programmazione del Ruzzo votati dagli altri Sindaci. Vogliamo solo sapere gli effetti della condanna del Comune a pagare 15.000 ad Alessia Cognitti, Alfredo Grotta e Antonio Forlini, oltre che per le spese di funzionamento del Collegio arbitrale. Chi paga? Paga pantalone ossia il Comune e cioè i cittadini, o pagano D’Alberto e la sua maggioranza? Condivido il pensiero del collega Corona: bene farebbero a dividere la spesa con 500 euro a testa senza far pagare il conto ai cittadini. Ciò potrebbe indurre il Sindaco a fare una riflessione: continuerebbe il contenzioso contro la Ruzzo se poi il conto, in caso di sconfitta definitiva, dovesse essere pagato da lui e dalla sua maggioranza di tasca propria? E’ facile fare i capricci con i soldi dei cittadini, forse lo sarebbe meno con i propri. In ogni caso, Sindaco, eviti giri di parole e abbia il coraggio delle sue azioni: dica a tutti, a tutti i cittadini, in trasparenza, chi paga i 15.000 euro conseguenti alla condanna.