TERAMO – Un nuovo impianto di diffusione che trasmette da Sant’Onofrio di Campli, permette all’emittente televisiva Super J di coprire il territorio della Val Vibrata, cosa che alla nascita (2013) e fino al 2019 era stata resa possibile grazie alla locazione di altro Lcn dell’emittente iesina TVCM (603). Furono le prime due concessioni italiane, quelle, autorizzate dal Ministero su tali numerazioni.
Dal governo della rete a livello nazionale passato successivamente nelle mani della EI Towers e dal conseguimento dell’Lcn 16, erano ricomparse quelle zone “oscure” o comunque servite male; stiamo parlando di qualcosa come circa 80.000 residenti, di poco inferiori ad 1/3 di quelli dell’intera provincia.
Il limite, atavico, è dato dalla territorialità, vale a dire dalla zona di confine regionale che va da Civitella del Tronto a Martinsicuro, laddove si incrociano le potenze dei segnali provenienti da una parte e dall’altra. In una nota Super J informa che “…nei prossimi giorni saranno eseguiti ulteriori interventi con l’implementazione di un altro impianto che completerà la copertura del segnale in tutte le altre zone della provincia di Teramo al confine con le Marche non ancora raggiunte“.
L’implemento di questi giorni è stato fortemente voluto dall’editore Filippo Di Antonio, che lo auspicava da tanto.
Con l’occasione preannunciamo che presto ci occuperemo dei dati Auditel, di quanti Meter sono installati sul territorio nazionale e regionale e soprattutto dove, tanto da poter analizzare nei dettagli la realtà Super J, che resterà di sicuro un bene privato ma che va considerato a tutti gli effetti “pubblico”, quindi da preservare, secondo logica.