TERAMO – “Merenda di lotta degli adulti per un diritto dei bambini“. E’ lo slogan adottato dalla CGIL e Filcams CGIL di Teramo, per il sit in promosso questa mattina in via Carducci, sotto la sede del Comune di Teramo, “per ribadire alla Giunta e ai Dirigenti comunali che i servizi per i ragazzi e le ragazze della nostra città non sono un benefit ma un diritto così come è un diritto per le 35 lavoratrici delle mense scolastiche riprendere il loro lavoro”, hanno affermato i sindacati.

“La folle scelta del Comune di riaprire le mense al 30 settembre, significa mettere in croce i genitori lavoratori, già provati dai salti mortali delle vacanze, significa che lavoratrici e lavoratori delle mense saranno senza stipendio fino al 20 novembre. Oggi manifestiamo con genitori e lavoratori per dire al Comune di Teramo deve tornare indietro e anticipare la riapertura”, hanno ribadito Pancrazio Cordone, segretario generale della CGIL Teramo e Vincenzo Quaranta della Filcams.

I genitori, presenti alla manifestazione, hanno riportato i disagi che la mancata riapertura delle mense provocano alle famiglie che non hanno la possibilità di usufruire del tempo pieno, così come risulta inspiegabile la disparità di scelte tra gli asili nido e primarie.

Sul posto si sono recati anche il Sindaco Gianguido D’Alberto e l’Assessore al ramo Miriam Tullii che hanno incontrato una delegazione di sindacalisti e lavoratrici.

ECCO L’INTERVISTA DOPO L’INCONTRO IN COMUNE CON SINDACO D’ALBERTO E ASSESSORA TULLII

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