Vanno seguite le prescrizioni suggerite dal Pnlam affinché i cuccioli non si separino nuovamente magari spingendosi in aree inidonee

I due cuccioli dell’orsa Amarena sono vivi e, dopo essersi divisi per un breve periodo, si sono ricongiunti e sembrano essere in buona forma. Questa la confortante notizia che oggi dà il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ma ora residenti ed escursionisti evitino irrazionali comportamenti dettati dalla curiosità o dalla voglia di scattare una foto, comportamenti che sarebbero solo un danno per i piccoli orfani diventati tali per mano dell’uomo. Lasciate in pace gli orsetti e date loro una chance in più di sopravvivere. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) alla notizia del resoconto arrivato oggi dal Pnalm.

I piccoli sono stati avvistati nottetempo mentre si alimentavano a un albero di mele in una zona più interna del Parco rispetto a quella dove la mamma è stata uccisa con una fucilata.

L’Oipa, nel ringraziare l’Ente Parco per come sta seguendo e gestendo la drammatica vicenda, invita a seguire le prescrizioni suggerite affinché i cuccioli non si separino nuovamente magari spingendosi di nuovo in aree inidonee e fortemente antropizzate.

Eccole:

– mettere da parte la curiosità spasmodica rinunciando a qualunque idea di andare a vedere come e dove stanno e non intralciare in alcun modo le operazioni di monitoraggio;

– in caso di avvistamento fortuito, non tentare per alcun motivo di avvicinarsi ai cuccioli ma segnalare prontamente il luogo al Servizio di sorveglianza del Parco (tel. 08639113241) o ai Carabinieri (tel. 112);

– procedere a BASSE velocità lungo tutte le strade che collegano l’area meridionale del Fucino con il Parco e ovviamente nelle aree interne al Parco.

 

????????????? ??? ???????? ?? ??????? ? ?????? ??????????? del Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise
05/09/2023
Le operazioni di ricerca e monitoraggio per i cuccioli di Amarena sono andate avanti anche la notte scorsa. Gli sforzi del Parco e dei Carabinieri Forestali continuano a restituire risultati confortanti.
Con grande sollievo possiamo darvi conferma definitiva che, ad oggi, i cuccioli sono entrambi vivi e che dopo una prima separazione si sono ricongiunti. I Guardiaparco, grazie all’utilizzo di visori notturni, sono riusciti ad avvistare a distanza i due orsi mentre si stavano alimentando su una pianta di melo. L’avvistamento è avvenuto in un luogo ancor più interno del Parco rispetto al punto dell’ultimo avvistamento. Le attività di ricerca e monitoraggio continueranno ancora con l’obiettivo di fornire più elementi possibili per valutare le future decisioni e monitorare gli spostamenti dei due cuccioli in quanto è bene ricordare che l’home range a cui sono stati abituati dalla mamma è molto ampio e ricomprende sia zone più selvagge del Parco, sia zone più antropizzate, fuori Parco, come la stessa San Benedetto dei Marsi.
Quanto registrato ieri ci permette di constatare due importanti elementi:
1. I cuccioli riescono ad orientarsi e a muoversi senza troppi problemi sul territorio e per ora si sono allontanati dall’area del Fucino, molto più antropizzata e quindi maggiormente pericolosa.
2. I cuccioli riescono ad alimentarsi in autonomia anche senza la madre.
Per queste motivazioni le attività di cattura sono al momento sospese, mentre si protrarranno, ovviamente, quelle di monitoraggio.
È bene ricordare che le possibilità di sopravvivenza, purtroppo, non sono alte e che le insidie, anche naturali (interazioni con altre specie), sono molte. Qualsiasi disturbo e/o interferenza di origine antropica potrebbe causare l’allontanamento dei cuccioli da aree idonee e una loro nuova separazione. Detto questo, alla luce di quanto accaduto nei giorni passati e della delicatezza della situazione, ci appelliamo alla sensibilità di tutti e tutte nel poter dare seguito e condividere il seguente APPELLO:
Per il benessere di questi cuccioli adesso è fondamentale agire con estremo equilibrio e attenzione da parte di tutti: media, cittadini, amministratori.
– Chiediamo di mettere da parte la curiosità spasmodica, rinunciando a qualunque idea di andare a vedere come e dove stanno e di non intralciare in alcun modo le operazioni di monitoraggio.
– In caso di avvistamento fortuito, non tentare per alcun motivo di avvicinarsi ai cuccioli ma segnalare prontamente il luogo al Servizio di Sorveglianza del Parco (Tel 0863/9113241) o ai Carabinieri (Tel 112).
– Chiediamo di procedere a BASSE velocità lungo tutte le strade che collegano l’area meridionale del Fucino con il Parco e ovviamente nelle aree interne al Parco.
Comprendiamo pienamente la preoccupazione dei media, come quella dei cittadini e delle cittadine, ma di certo non sarà la curiosità egoriferita a dare un futuro a questi orsi.