CIVITELLA DEL TRONTO – Si è svolta ieri, 4 agosto, la prima parte del XXVI Premio nazionale di poesia “Oreste Pelagatti” di Civitella del Tronto, con il conferimento del Premio Speciale alla memoria a Roberto Michilli, poeta, romanziere, traduttore, saggista i cui meriti sono stati riconosciuti a livello nazionale e che è venuto a mancare il 20 aprile 2024 a Teramo. All’incontro sono intervenuti Ercole Catena in rappresentanza dell’Associazione “Le lunarie” che organizza il premio, l’assessore Gabriele Marcellini in rappresentanza del Comune di Civitella del Tronto, l’editrice di gran parte delle opere di Roberto Michilli Valeria Di Felice, la poetessa e critico letterario Anna Maria Farabbi e il direttore artistico del premio e poeta Leandro Di Donato. Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione commossa di numerose persone, le letture sono state a cura dell’attrice Laura Margherita Di Marco (Compagnia dei merli bianchi) e gli intermezzi musicali a cura dei musicisti Carlo Di Silvestre e Graziella Guardiani.
Dopo Valeria Di Felice che ha messo in luce come Roberto sia stato una risorsa umana e professionale per la Di Felice Edizioni, sempre pronto a salvaguardare l’autenticità e il rispetto per la parola, è intervenuta Anna Maria Farabbi: “Al di là del peso emozionale del dolore che implica la sensazione di perdita e di assenza, vorrei attraversare questa soglia per portarmi alla sostanza della personalità di Roberto Michilli, che ha vissuto la parola con un corpo a corpo. E ciò significa responsabilità, approfondimento, necessità di una relazione permanente. L’elegante raffinatezza di Roberto Michilli come uomo discreto, umile, sobrio, dalla parola misurata, dalla parsimonia verbale affidabile e sostanziosa, precisa e consapevole, orientata verso una disponibilità generosa, lo rende una figura di riferimento della comunità dell’umanità”.
Ha concluso l’incontro Leandro Di Donato: “La cifra di Roberto sta nell’aver inserito nella letteratura italiana una contrada e averla dotata di una lingua per esprimerla. L’altra cifra è che Roberto ha scelto un punto preciso per osservare i rapporti tra le persone e cioè il punto esatto in cui i desideri rompono con precedenti equilibri e questa nuova situazione pone ai personaggi del libro nuovi problemi, nuove scelte e scenari. Egli racconta questa intricata situazione di rapporti umani e sociali attraverso una trama di chiaroscuri e di contraddizioni”.
Molto emozionante la consegna della targa alla moglie di Roberto, Olimpia Sfoglia, alla presenza dei figli Giuseppe e Cristina, con la lettura della motivazione: “Romanzo dopo romanzo Roberto ha costruito il suo mondo letterario, dotandolo di una lingua che appare la sola possibile, e perciò naturale, frutto di un’adesione perfetta tra materia narrativa e linguaggio (…) Roberto Michilli conduce il lettore dentro il magma incandescente delle passioni, attraversato dai fili di lama delle nuove urgenze e dal ruvido pressare delle scelte. Studioso rigoroso e appassionato, traduttore colto e sensibile, ha realizzato delle grandi imprese culturali che hanno offerto al lettore italiano la possibilità di conoscere, solo per citare alcuni fra i suoi lavori più importanti, la vita e l’opera di Michail Jur’evic Lermontov e di Gustave Flaubert. Una citazione particolare merita la monumentale ricerca sulla rivolta russa decabrista del 14 dicembre 1825, una delle pagine più importanti e misconosciute della storia della Russia. Roberto Michilli ha tracciato il suo itinerario di scrittore rispettando al massimo grado il lettore, animato da una acuta e profonda consapevolezza della responsabilità della scrittura e del ruolo dell’Autore. Una voce, la sua, che continuerà a risuonare dalle pagine che ci ha donato e ad abitare il cuore dei lettori”.