TERAMO – Questa mattina, alcuni dirigenti nazionali e regionali della Protezione Civile, hanno effettuato sopralluoghi nel cimitero urbano e in quelli frazionali del Comune di Teramo. Erano accompagnati dall’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Cavallari e da tecnici dell’Ufficio Tecnico comunale, mentre il Sindaco Gianguido D’Alberto si è unito al sopralluogo nel cimitero di Cartecchio, seguendo poi costantemente la verifica.
Fin dal primo giorno successivo all’insediamento, l’amministrazione comunale si è posta come obiettivo la restituzione, per quanto più possibile, della fruibilità degli spazi del cimitero urbano e dei cimiteri frazionali, chiusi a causa del sisma da quattro anni. Lo sforzo prodotto ogni anno, soprattutto per la ricorrenza novembrina dei defunti, è stato appunto di rendere fruibili nella sicurezza i cimiteri con percorsi dedicati, attraverso la tutela della Protezione Civile, per lenire la sofferenza dei cari impossibilitati a portare il proprio saluto ai congiunti.
Ma il tema della ricostruzione dei cimiteri non riguarda solo il Comune di Teramo, perché al momento non è prevista nessuna risorsa pubblica destinata al loro recupero; nel nostro territorio la stima fatta dagli uffici per la ricostruzione dei padiglioni e dei loculi ancora chiusi è pari a più di 10 milioni di euro ai quali si aggiungono 1.400.000 euro per i cimiteri frazionali. Ma si sconta l’inesistenza di risorse destinate dagli stralci di ricostruzione pubblica e al momento si tratta di un tema non iscritto nelle priorità.
“Questo vuol dire che dobbiamo accelerare il canale della ricostruzione– afferma il Sindaco – ma anche che dobbiamo fare interventi diversi rispetto a quelli condotti finora di messa in sicurezza, che garantiscano l’accessibilità laddove possibile ai padiglioni o ai loculi”.
L’obiettivo del sopralluogo di oggi era di avere un confronto con la Protezione Civile nazionale, già chiesto dal Sindaco e dal vicesindaco Cavallari al Capo dello stesso organismo Borrelli nel corso di un incontro che si era tenuto a Roma alcuni mesi fa, che aveva dato esito positivo ma che l’emergenza Covid ha poi fatto slittare. Oggi il sopralluogo era finalizzato a fare una fotografia della situazione e a valutare una serie di interventi di messa in sicurezza non interdittiva, cioè che consentono l’accessibilità.
“Non si può più chiedere alle famiglie di attendere ancora per entrare nelle negli spazi cimiteriali in cui sono ospitati i loro cari, in taluni casi è un’esigenza quasi vitale – prosegue il Sindaco – . C’è “l’emergenza loculi nei nostri cimiteri ma anche quella sanitaria, che non va ovviamente tenuto in secondo piano”.
“Un’altra attività di questa amministrazione – sostiene a sua volta il Vicesindaco Cavallari – che stiamo portando avanti per sbloccare tutta una serie di situazioni che erano state lasciate nella totale inerzia””.
“Ringraziamo la Protezione Civile – sostengono i due amministratori teramani – per questo sopralluogo e per l’attenzione che continua a dimostrare nei confronti del nostro territorio. Ma dobbiamo lavorare con alacrità per realizzare gli interventi di messa in sicurezza che consentano l’accesso e contestualmente far comprendere a livello nazionale quanto sia importante per una popolazione già fortemente colpiti dalle calamità, individuare risorse per la ricostruzione di luoghi così importanti”.