L’AQUILA – Depositata in Consiglio regionale la proposta di legge a sostegno del sistema informativo regionale. Si tratta di una misura che prevede risorse e tutele per testate abruzzesi e lavoratori del settore, elaborata dai Consiglieri dei gruppi Legnini Presidente, Pd e Abruzzo in Comune. Il testo, che interviene in modo organico su un tema cruciale per la democrazia: la libertà e il pluralismo dell’informazione e stamane, è stato illustrato in una conferenza stampa congiunta nella sala “Corradino D’Ascanio” del Consiglio regionale. “Si tratta di un testo che interviene finalmente in modo strutturale e organico a sostegno del sistema dell’informazione regionale, attuando una precisa disposizione dello Statuto che all’articolo 5 prevede che la nostra Regione tuteli il più ampio pluralismo dei mezzi di informazione come presupposto dell’esercizio della democrazia e dei diritti degli cittadini”, così il Consigliere regionale Giovanni Legnini. “Non si tratta di un intervento settoriale – prosegue Legnini – ma di sostenere la qualità dell’esercizio della democrazia, che solo un’informazione e una comunicazione corretta e puntuale possono garantire: lo facciamo con un testo innovativo, che ci consente di stare al passo coi tempi e che tiene conto delle migliori esperienze di altre regioni e di integrazioni e proposte presentate in passato ma rimaste inattuate. Le misure concrete che abbiamo individuato sono innanzitutto il sostegno all’occupazione stabile in questo settore, dove attualmente vi è una diffusa precarietà, con incentivi alle assunzioni, in particolare a tempo indeterminato, ma anche – in misura ridotta – per quelle a tempo determinato. Sono previsti poi contributi in conto capitale per l’innovazione tecnologica, per consentire alla filiera dell’informazione e dell’editoria di mettersi al passo con i tempi, anche attraverso il coinvolgimento di start-up innovative e di tutti gli strumenti della comunicazione digitale. Infine, ma non da ultimo, è statuita la possibilità di accedere al credito di imposta per l’IRAP per le imprese che incrementino gli investimenti pubblicitari nei confronti del sistema informativo regionale. Per quanto riguarda l’informazione e la comunicazione istituzionale, si prevede la riorganizzazione dei servizi regionali per dare maggiore strutturazione a un campo fondamentale nella trasparenza e rapporto con i cittadini; mentre per i Comuni fino a 15mila abitanti sono previsti contributi in conto esercizio, per favorire in particolare gli strumenti più agili e innovativi. Il dettaglio degli interventi è demandato ad un successivo atto della Giunta, che prevede il coinvolgimento della Commissione consiliare competente e del Corecom. Si tratta quindi di un testo articolato, strutturato come un testo unico su editoria, informazione e comunicazione – sottolinea Legnini – sul quale abbiamo già voluto coinvolgere l’Ordine e il Sindacato dei giornalisti; chiediamo ora che ne sia calendarizzata il prima possibile la discussione in Commissione e in Consiglio, per dare luogo anche alle audizioni di tutti i soggetti interessati. Il nostro obiettivo è che entri in vigore dall’inizio dell’anno prossimo, consentendo così già la pubblicazione degli avvisi per i contributi previsti, che ammontano complessivamente ad un milione di Euro, una cifra che auspichiamo dia respiro ad un settore in grave difficoltà.” Proseguendo, Giovanni Legnini ha sottolineato l’importanza di un provvedimento “che intende tutelare un tassello fondamentale della nostra democrazia e dello Stato di diritto, quella libertà di stampa che pur se garantita dalla Costituzione e tutelata anche in ambito europeo, non va mai dato per scontato ma difeso costantemente e concretamente, come dimostrato da ultimo dalle vicende del giornalista de La Repubblica Valerio Di Muzio, al quale esprimiamo tutta la nostra solidarietà per i ripetuti attacchi, anche direttamente da un Ministro della Repubblica, mentre esercitava la sua attività giornalistica”. In conclusione Legnini ha espresso preoccupazione per la qualità della legislazione in questo primo scorcio di consiliatura: “Abbiamo visto finora un’attività approssimativa, frammentaria, disorganica: ciò che è accaduto con la bocciatura da parte del Governo della legge sui trabocchi, da noi purtroppo prevista, e in tema di trasporto pubblico locale, ne è esempio lampante. Da parte nostra ci siamo impegnati e ci impegneremo per dare il nostro contributo in termini di legislazione organica e di qualità, per superare questo grave deficit nell’esercizio della potestà legislativa regionale affidata ad una estemporaneità che la comunità abruzzese non può permettersi”. “Il disegno di legge consente di avere una stampa sempre più libera e dare dignità a chi fa un lavoro così delicato – così il Consigliere di Abruzzo in Comune Sandro Mariani – anche per porre “riduttori di potenza” a chi amministra per centrare l’azione amministrativa sulla comunità. La qualità va innalzata e un appello che continuo a fare alla maggioranza di centrodestra è quello di affidarsi a quelle persone in grado di garantirgli competenza e operatività. Ma vedo ancora oggi che gli interlocutori più utili vengono messi in disparte a detrimento dell’azione globale”. “Il testo dà dignità alle piccole realtà – aggiunge il Consigliere del gruppo Legnini Presidente Americo Di Benedetto – la spesa dell’informazione non va considerata una spesa superflua, ma un supporto all’azione di governo. Questo è importante, perché ci possa essere una presenza istituzionale nell’esercizio dell’attività amministrativa delle piccole realtà, capace di elevare le possibilità proprio delle piccole realtà in un’azione utile ai cittadini e alla pubblica amministrazione”. “Il settore vive un momento di precariato e incertezza delle regole – dice il consigliere Pd Dino Pepe – La nostra legge nasce per dare dignità a chi svolge questo lavoro e sostiene la comunicazione per i piccoli comuni, accorciando le distanze con la comunità e tutti i portatori di interesse”. “La qualità delle norme che finora la maggioranza ha portato all’attenzione regionale è molto scadente – conclude il capogruppo Pd Silvio Paolucci – su trabocchi e trasporti hanno avuto ostacoli all’iter normativo che avevano immaginato, soprattutto per il fatto che hanno promosso leggi-provvedimento e non di sistema, che non incidono sulla vita della comunità. Questo sull’editoria è un passo importante, a settembre proseguiremo con un testo sugli ungulati e sul tema del lavoro sul fronte attivo e passivo con la copertura a livello normativo e finanziario. Partiamo con questo argomento per coprire argomenti di interesse collettivo su cui saremo sempre più presenti”
La proposta di legge consente di intervenire in modo organico su un tema cruciale per la democrazia: la libertà e il pluralismo dell’informazione che vive una delle peggiori congiunture della sua storia, come dimostra solo l’ultimo episodio in ordine di tempo che ci vede solidali insieme con diversi Cdr e sindacati di categoria, al giornalista Con la nostra iniziativa intendiamo attuare una precisa disposizione dello Statuto della Regione Abruzzo, l’art. 5. Gli interventi previsti: contributi per l’occupazione di personale giornalistico, amministrativo, tecnico (nuove assunzioni a tempo determinato o indeterminato, stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato o “flessibili”, passaggio da part-time a tempo pieno); contributi per l’innovazione tecnologica; credito di imposta per gli investimenti in pubblicità sui media del sistema informativo regionale; contributi per i Comuni fino a 15mila abitanti per attività di informazione e comunicazione, in particolare attraverso mezzi innovativi messi a disposizione dal web, a partire dai social network e dagli strumenti di mailing, newsletter, advertising e comunicazione su portali web e servizi di messaggistica istantanea. Le risorse finanziarie previste ammontano a un milione di euro l’anno, una cifra importante, con copertura finanziaria garantita dal 1° gennaio 2020 con le risorse derivanti dal minor disavanzo di amministrazione presunto di cui all’articolo 8 della legge regionale 31 gennaio 2019, n.2 (Bilancio di previsione pluriennale 2019-2021). L’invito dei Consiglieri proponenti è a calendarizzare subito, prima in Commissione e poi in Aula questa iniziativa di legge, audendo tutti i soggetti collettivi interessati.