TERAMO – In occasione del 207° anniversario della fondazione dell’Arma Carabinieri, si è svolta una cerimonia presso il Comando Provinciale di Teramo che, tenuto ancora conto della contingente situazione sanitaria nazionale, è consistita nella sola deposizione, da parte del Prefetto di Teramo, Dott. Angelo de Prisco e del Comandante Provinciale, Colonnello Emanuele Pipola, di una corona di alloro davanti a una targa “In ricordo dei Carabinieri caduti per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere Istituzioni”, posta nel cortile interno della caserma “Porrani”. La celebrazione si è svolta alla presenza di un picchetto d’onore di sei militari, senza altre rappresentanze istituzionali e senza pubblico.
Subito dopo il solenne momento di resa degli onori ai Caduti, il Prefetto de Prisco si è trattenuto all’interno del Comando Provinciale, dove ha salutato i responsabili dei principali comandi e uffici della sede ed espresso sentimenti di stima e gratitudine profonde per l’operato dei Carabinieri in provincia. A conclusione della celebrazione, il Comandante Provinciale dei Carabinieri si è recato a Giulianova, dove ha personalmente consegnato gli encomi semplici conferiti dal Comandante della Legione Carabinieri “Abruzzo e Molise”, Generale di Brigata Carlo Cerrina, ai seguenti militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Giulianova: Luogotenenti C.S. Paolo Gentile e Roberto Brucoli, Appuntato Scelto Q.S. Alessio D’Amico. Gli stessi, tra il 2019 e il 2020, hanno condotto complesse indagini che hanno consentito di disarticolare un gruppo di spacciatori di droga pregiudicati, concludendosi con la denuncia di 11 persone e con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di tre di loro e con il sequestro di circa 2 kg di sostanza stupefacente.

Negli ultimi dodici mesi è proseguito l’impegno dei Carabinieri della provincia di Teramo per far rispettare tutte le norme per contenere la diffusione del COVID-19, rilevantissimo e incessante sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria. 80.233 è il numero complessivo delle chiamate ricevute alle utenze di pronto intervento “112” delle tre Compagnie, sensibilmente aumentate nell’emergenza pandemica, durante la quale l’Arma ha infatti soddisfatto anche telefonicamente le numerosissime richieste di informazioni relative alle misure di contenimento del contagio formulate dai cittadini. Tale attività, unitamente a quella svolta dai Comandi di Stazione distribuiti capillarmente sul territorio, ha contribuito significativamente a rassicurare la popolazione in questo difficile periodo.

L’Arma ha inoltre continuato nella sua quotidiana e capillare opera di controllo del territorio, nonché di repressione di tutte le tipologie dei reati commessi in provincia, mantenendo costantemente la vicinanza e il supporto ai cittadini. Questi, in un periodo così difficile si sono rivolti ancora più frequentemente alle Stazioni Carabinieri con la tradizionale fiducia e la consapevolezza di poter avere sempre risposte e rassicurazioni. Tali preziosi presidi della Benemerita, dislocati capillarmente su tutto il territorio della provincia, realizzano la vocazione dei Carabinieri ad essere vicini alla popolazione, mantenendo altissimi i livelli di attenzione e di impegno necessari per soddisfare le esigenze che i cittadini manifestano non solo nel campo della sicurezza, ma in tutti gli ambiti sociali. Negli ultimi 12 mesi sono stati 8.887 i reati commessi in provincia e per 8.127 (il 91,44%) ha proceduto l’Arma dei Carabinieri, che ha deferito 2.409 persone all’Autorità Giudiziaria (2.153 – 440 straniere – in stato di libertà e 256 – 59 straniere – in stato di arresto).

Complessivamente sono stati svolti:
18.601 servizi di prevenzione sul territorio, nel corso dei quali sono stati controllati 71.547 automezzi e identificate 95.698 persone;
6.065 servizi di Ordine Pubblico.

Di tutto rilievo è stata l’attività di tutela delle fasce deboli condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Teramo. Nell’ambito delle 354 procedure di “codice rosso” avviate ex Legge 69/2019, sono state infatti:
– denunciate 368 persone (4 arrestate in flagranza);
– chieste, ottenute e applicate 90 misure cautelari (21 in carcere, 7 arresti domiciliari, 46 divieti di avvicinamento alle vittime, 11 allontanamenti dalla casa familiare e 5 ammonimenti del Questore).

Questi numeri costituiscono motivo di grande orgoglio e soddisfazione per l’Arma di Teramo, che ha evitato il degenerare delle situazioni critiche nelle quali sono venute a trovarsi le vittime. L’efficacia dei numerosi interventi dei Carabinieri è certamente di stimolo per altre vittime a denunciare, avviando così un circolo virtuoso che si auspica possa essere sempre più determinante nell’eradicare fenomeni criminali tanto diffusi quanto odiosi.

In provincia di Teramo hanno sede anche Comandi dell’Organizzazione Speciale dell’Arma, che hanno fornito un determinante contributo al contrasto delle violazioni normative dei settori di rispettiva competenza: il Gruppo Carabinieri Forestale e il Nucleo Ispettorato del lavoro.

Il bilancio dettagliato degli interventi