“Il sindaco dei fatti e non delle parole”: così è stato spesso definito il sindaco di Torricella, riconfermato alle recenti elezioni amministrative; la lista “RinnoviAmo Torricella” durante la campagna elettorale ha evidenziato, al contrario, che spesso le parole del sindaco, peraltro tenute molto in considerazione da parte dei cittadini visto anche il recente risultato elettorale, hanno portato a conclusioni ingannevoli!
A seguito degli eventi sismici del 2016 e del 2017, come noto, i genitori di tutte le scuole della provincia hanno richiesto ai propri sindaci di conoscere il grado di sicurezza degli edifici scolastici.
Così è stato fatto, con richiesta scritta da parte dei rappresentanti dei genitori in data 28/10/2016, anche nel Comune di Torricella che annovera due plessi scolastici (scuola dell’infanzia e scuola primaria/secondaria), oltre all’asilo nido comunale.
La risposta da parte del primo cittadino, nonostante i ripetuti solleciti anche verbali, è arrivata dopo molto tempo e solo via Facebook con un post del 28/01/2017, in cui dichiarava che “la vulnerabilità sismica dei nostri edifici scolastici è pari a 0,66”.
TORRICELLA SICURA – In data 18/09/2018 si è appreso dall’albo pretorio del Comune che è stato conferito incarico a due tecnici per la verifica della vulnerabilità sismica della Scuola dell’Infanzia, poi rimessa al Comune in data 21/03/2019 e approvata dallo stesso in data 09/04/2019.
In data 24/04/2019 veniva avanzata da parte del consigliere comunale Caterina Mariani richiesta di copia della relazione generale di vulnerabilità e della scheda di sintesi approvati col citato atto.
Durante la campagna elettorale, nel corso del confronto TV in data 12/05/2019, il sindaco dichiarava di non conoscere ancora i risultati della suddetta verifica!
Solo all’indomani dei risultati elettorali, in data 28/05/2019, i solerti uffici comunali comunicavano via mail al consigliere Mariani la disponibilità della documentazione presso l’Ufficio tecnico comunale!
In data 29/05/2019 recatasi in comune e munita di pen drive, il consigliere prendeva finalmente atto dei documenti richiesti.
L’esito dello studio riporta un indicatore pari a 0,222 (ovvero il 22% di sicurezza rispetto ai parametri di sicurezza previsti dalle norme tecniche sulle costruzioni) ovvero di gran lunga inferiore a quello pacificamente indicato dal primo cittadino due anni prima (0,66). Le parole confortanti del sindaco non erano supportate da alcun dato oggettivo: tale indice era riferito all’unico dato all’epoca disponibile, ovvero a quello di una parte dell’edificio adibito a scuola primaria/secondaria, fatto passare ai plaudenti cittadini come dato complessivo per tutti gli edifici!
La scelta di aver mantenuto aperta la Scuola dell’infanzia è stato un grave atto di irresponsabilità da parte dell’amministrazione, soprattutto tenendo conto che non disponeva di nessun dato sulla stessa! I “fatti” derivanti da “parole” non corrispondenti a verità, come la recente storia insegna, possono comportare anche danni, se non tragedie, alla collettività che si amministra! “